San Marzano, aggressione dipendente comunale: “Porre freno a questa escalation di violenza”

Lucia Pagano della segreteria provinciale del Csa interviene su quanto accaduto, lunedì scorso, ai danni di un dipendente comunale. L’organizzazione sindacale Csa, inoltre, esprime solidarietà al sindaco ed al presidente del consiglio comunale, anch’essi vittime di episodi simili

Fermare l’escalation di violenza che sta subendo la comunità marzanese e le istituzioni locali. È ciò che chiede la storica sindacalista Lucia Pagano del Csa.

“Prendiamo atto, nostro malgrado, – scrive Pagano – dell’ennesima aggressione subita da un dipendente pubblico, stavolta da un addetto del Comune di San Marzano sul Sarno. In data 3/1/2022, all’interno degli uffici dell’ente, il Sig. Giuseppe Franza, nostro iscritto Rsu, subiva una aggressione da un individuo, già noto alle forze dell’ordine per simili reati, che riusciva ad introdursi negli uffici comunali, eludendo i controlli all’ingresso.

Raggiungeva la postazione di lavoro del Sig. Franza e qui aggrediva con violenza il malcapitato, provocandogli rilevanti conseguenze fisiche, che non producevano effetti letali, solo grazie all’intervento di altri impiegati accorsi ad aiutarlo. Le ferite e i traumi riportati lo costringevano in ogni caso ad essere condotto presso il pronto soccorso”.

Vicenda che si è ripetuta anche in altre occasioni: “Questo episodio è solo l’ultimo di una lunga serie di spiacevoli eventi violenti, che si sono verificati sul comune di San Marzano sul Sarno; non ultima l’aggressione al sindaco e al presidente del consiglio, che solo per caso e grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine, è stato sedato. Questa organizzazione ritiene doveroso innanzitutto esprimere tutta la solidarietà alle persone offese da tali reati e manifesta preoccupazione per il crescente clima di tensione ed odio che si registra sul territorio.

Pertanto, si invitano, in primis i rappresentanti istituzionali, anche e soprattutto locali, i corpi sociali e la popolazione tutta ad abbassare i toni per ricreare quel clima favorevole al dialogo e al confronto democratico. Si invitano, innanzitutto, le forze dell’ordine ad un presidio maggiormente capillare del territorio e ad intervenire con immediatezza, assicurando alla giustizia l’artefice di tale aggressione, evitando che lo stesso possa commettere ulteriori reati, anche peggiori, come la recente cronaca ci dimostra.

È inutile dopo andare alla ricerca del perché accadono fatti delittuosi che potevano essere evitati con azioni di prevenzione! L’auspicio di questa organizzazione è che ognuno faccia la propria parte per porre freno a questa escalation di violenza, ormai diffusa a tutti i livelli, minando le radici del vivere civile e dei principi democratici di ogni comunità”.

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