Arriva il provvedimento dell’Anticorruzione dopo un esposto della consigliera Anna Rosa Sessa
Il capitolo rifiuti a Pagani continua ad essere la spada di Damocle della città. Nonostante gli sforzi messi in campo, il problema, sembra non arrivare ad una soluzione. A sollevare ulteriori criticità, la consigliera comunale Anna Rosa Sessa: “Nella giornata di ieri, è arrivato al Comune di Pagani un provvedimento Anac che contesta le procedure con cui nel 2018 fu costituita l’azienda speciale Pagani Ambiente. Il provvedimento, nato a seguito di un mio esposto, dimostra che le segnalazioni che ho fatto negli anni della precedente amministrazione, circa procedure errate ed affidamenti sbagliati, avevano un fondamento serio e corretto”.
L’Anticorruzione (Anac) si è occupata delle “procedure negoziate per l’affidamento temporaneo dell’appalto di servizio rifiuti per il periodo di sei mesi dall’1/04/2018. Valore di oltre 2,6 milioni di euro e di 619 mila euro per somme a disposizione”. Inoltre, è stata ravvisata “la mancata iscrizione della società Pagani Ambiente nell’elenco delle società in house”. Aspetto, quest’ultimo, sottolineato dalla consigliera di minoranza che, ha evidenziato, come “l’azienda speciale Pagani ambiente fu costituita senza il rispetto delle procedure e senza tenere in considerazione il principio dell’economicità ed, inoltre, non fu iscritta nell’albo delle società in house”.
La questione, oltre ad avere un carattere economico, acquisisce un risvolto anche politico, tant’è che Sessa ha chiesto spiegazioni all’attuale presidente del consiglio comunale, all’epoca “assessore all’Ambiente”. Insomma, una vicenda che potrebbe avere ricadute sia gestionali e sia politiche.
gc