La Corte d’Assise di Salerno si occuperà del caso della neonata gettata dal balcone a Roccapiemonte. Una vicenda che commosse l’Italia
Rinviati a giudizio Margherita Galasso e Massimo Tufano. Dovranno rispondere della morte della piccola Maria, la neonata trovata priva di vita nel tardo pomeriggio del 2 settembre 2020 a Roccapiemonte. A trovare il corpicino della neonata furono alcuni condomini dello stabile di via Roma dove vivevano i coniugi Tufano. L’accusa per entrambi è di omicidio volontario in concorso. Gli inquirenti, dopo poche ore dal ritrovamento della neonata priva di vita, ricostruirono subito la dinamica risalendo in poche ore ai coniugi Tufano. La piccina era stata lanciata dall’appartamento dove vivevano Margherita Galasso e suo marito Massimo Tufano. L’uomo si è sempre professato innocente, asserendo di non essere a conoscenza dello stato di gravidanza della moglie, affetta da disagio psichico, e di non essere il padre della piccola. Le indagini, coordinate dal pm Roberto Lenza della procura del tribunale di Nocera Inferiore, hanno appurato, dopo il test di paternità, che la piccina realmente non fosse figlia di Tufano. L’uomo, dopo il fermo avvenuto la notte seguente il ritrovamento del corpicino, fu rilasciato mentre la donna, dopo un periodo di carcerazione, fu trasferita in una residenza sanitaria specializzata dove tuttora si trova. Nessuno dei vicini si era accorto di nulla, anche perché la donna non usciva di casa da circa 9 mesi e ogni volta che chiedevano sue notizie al marito, lui rispondeva che stava bene ma non voleva vedere né sentire nessuno. Dopo una serie di perizie la donna è stata ritenuta in grado di affrontare il processo. L’episodio destò sconcerto e dolore nella comunità di Roccapiemonte. Alla piccola fu dato il nome della Vergine Maria, a cui il popolo Rocchese è da sempre devoto.
IL PUNTO SULLE INDAGINI
Gli avvocati difensori di Margherita Galasso, Giovanna Ventre e Stefano Della Corte precisano una serie di circostanze.
La procura della Repubblica di Nocera Inferiore nell’aprile dello scorso anno aveva presentato una nuova richiesta di custodia cautelare nei confronti di Massimo Tufano, richiesta rigettata dal giudice per assenza di gravi indizi di colpevolezza riguardo alle accuse contestate.
La madre della piccola si trova agli arresti domiciliari presso una struttura psichiatrica, Margherita Galasso dal mese di novembre 2021 è libera, sebbene sottoposta alla misura di sicurezza della libertà vigilata a seguito del deposito di perizia psichiatrica disposta dal Gup di Nocera Inferiore che ha concluso per la totale incapacità di intendere e volere della donna al momento del fatto, se sarà ritenuta responsabile della condotta omicidiaria, circostanza da provare al dibattimento.