I corpi del 18enne di Pellezzano e della 15enne di Salerno a disposizione della magistratura. Lo straziante ricordo del primo soccorritore, il fratello della ragazza
Sarà necessaria probabilmente una consulenza tecnica per stabilire le cause dell’incidente stradale nel quale ieri pomeriggio, poco prima delle 18, in via Carlo De Iuliis (nei pressi della cartiera) a Coperchia di Pellezano, il conducente di un Beverly 250 ha perso il controllo dello scooter finendo contro un palo della luce.
Nell’impatto sarebbero volati entrambi i caschi. A lavoro sono i carabinieri della compagnia di Mercato San Severino, al comando del maggiore Carlo Santarpia, per stabilire la dinamica del sinistro che al momento ancora non è chiara. Al momento le salme dei due giovani sono a disposizione della magistratura per un eventuale, e probabile, autopsia.
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LE VITTIME
A perdere la vita Nicholas Galluzzi di 18 anni di Pellezzano, studente del liceo “Regina Margherita” di Salerno e Ilaria Bove una studentessa del liceo artistico, residente a Salerno, nella parte alta di Fratte. Due bravi ragazzi, residenti a pochi chilometri l’uno dall’altro, appartenenti da due famiglie benvolute.
IL TRAGICO RICORDO DEL FRATELLO DI ILARIA
Su Facebook, Francesco Bove, fratello di Ilaria, e soccorritore per un’associazione di volontariato che è stato tra i primi ad arrivare sul luogo della tragedia ricorda quegli attimi strazianti: “Nessun corso, nessuna esercitazione, nessuna simulazione sono in grado di prepararti per una cosa del genere.. Ironia della sorte, io penso (?).
Nessuna esperienza sul campo ti potrà preparare ad incrociare le mani sul torace del sangue del tuo sangue per iniziare a scaricare con tutta la forza, e con tutta la rabbia, che hai in corpo… L’adrenalina prende il sopravvento, i secondi diventano minuti lunghissimi e interminabili mentre conti.. 1,2,3.. Fino a 30. Prendi fiato, cerchi di tenere il ritmo come ti hanno insegnato fra una compressione e l’altra… Ma ormai non c’è nulla da fare.
Ironia della sorte nessun protocollo, applicato a menadito su centinaia di interventi, potrà dirti che il sangue delle tue ginocchia rotte sull’asfalto freddo dovrà mischiarsi con quello di chi per te non è un paziente come gli altri…
Scusa Ilaria, ci ho provato.. Perdonami, ovunque tu sia.. ?❤️. Non dovevi salirci su quel motorino, te l’ho detto mille volte, ero più contento quando mi rompevi che dovevo portarti a destra e a manca, ma almeno eri con me.
Ormai il guaio l’hai combinato..
Uno dei tuoi tanti guai..
Ma questo non si può riparare.
Io ora sento solo freddo.
Ciao Picky, ti voglio bene ❤️
Il tuo fratellone ?”.