Morto l’architetto Bofill, pensò il postmoderno attraverso grandi opere nel mondo

Fu il progettista di imponenti opere, tra le quali piazza della libertà e il Crescent a Salerno

E’ morto a 83 anni Ricardo Bofill i Leví uno dei maggiori architetti e urbanisti al mondo che ha ripensato, tra le grandi opere che portano la sua firma, anche il Crescent a Salerno.
Figlio di Maria Levi, di origini italiane, e di un architetto spagnolo, discendente di Guillem Bofill, costruttore della cattedrale di Gerona nel 1404, l’architetto spagnolo è considerato uno dei massimi rappresentanti del postmoderno. Nei suoi disegni mantiene la chiarezza di linee tipica del moderno, ma abbandonando le forme pure. Nei suoi edifici sono incorporati elementi classici come colonne e archi. Nel 1983 è stato chiamato dalla Graham Foundation a tenere delle lezioni a Chicago. Nel 1985 fu eletto membro onorario dell’Istituto Americano di Architettura negli Stati Uniti.

IL CORDOGLIO
de-luca-bofill-architetto-deceduto-RTAliveIl Governatore della Campania Vincenzo De Luca.
Fu Vincendo De Luca, attuale Governatore della Campania negli anni Novanta sindaco di Salerno, a portare proprio sul frontemare salernitano Bofill per il progetto di piazza della Libertà e del Crescent. Oggi, De Luca scrive: «Cordoglio per la scomparsa di Ricardo Bofill, uno degli esponenti più rilevanti dell’architettura contemporanea. Lo ricordiamo per le sue qualità professionali, per la sua umanità, per il suo lavoro realizzato nella città di Salerno. Con la progettazione di piazza della Libertà e del Crescent ci ha lasciato uno dei segni più significativi dell’architettura contemporanea e della trasformazione urbanistica della città».

IL SINDACO DI SALERNO
sindaco-vincenzo-napoli-bofill-deceduto-RTAlive-salernoIl sindaco che poi ha inaugurato a settembre il Crescent, Vincenzo Napoli, ha scritto: «A nome mio personale e della Civica Amministrazione esprimo dolore e cordoglio per la morte del grande architetto Ricardo Bofill. La nostra Città è orgogliosa di averlo avuto come progettista del Crescent, una delle opere più significative della rivoluzione urbanistica del Presidente Vincenzo De Luca.

Fin dal primo momento Ricardo Bofill ha dimostrato un grande amore per Salerno,la sua storia, la sua bellezza. Ha saputo creare – dopo uno studio minuzioso ed un confronto approfondito – un’opera che dialoga in modo straordinario con la Stazione Marittima di Zaha Hadid, il Lungomare ed i suoi edifici, il profilo della Costa d’Amalfi ed i monumenti della nostra storia millenaria come il Castello d’Arechi ed il campanile del Duomo. Gli saremo eternamente grati per la sua genialità, la sua passione, la condivisione della fatica per la realizzazione di un’opera epocale».

LE SUE OPERE
• Appartamenti El Sargazo (1962), Castelldefels, Barcellona, Catalogna – Spagna
• Walden n. 7, complesso residenziale (1974), Sant Just Desvern, Barcellona, Catalogna – Spagna
• La Fábrica (1975), Sant Just Desvern, Barcellona, Catalogna – Spagna
• Santuari de Meritxell, 1976, Meritxell, Canillo – Andorra
• Bofills Båge (o Pa Soder Crescent), Stoccolma – Svezia
• Plan especial de ordinaciòn del cauce del Turia (1981-1984), Valencia – Spagna
• The Spaces of Abraxas (1982), Marne-la-Vallée – Francia
• The Lake Arcades and the Viaduct (1982), Saint-Quentin-en-Yvelines – Francia
• Les Echelles du Baroque (1985), Parigi – Francia
• Belvedere Saint Christophe (1985), Cergy-Pontoise – Francia
• The Lake Temples (1986), Saint-Quentin-en-Yvelines – Francia
• Port Marianne (1986-1990), Montpellier – Francia
• Distretto Antigone (1978-2000), Montpellier – Francia
• Place du Nombre d’Or (1984), Montpellier – Francia
• Port Juvenal (1989), Montpellier – Francia
• Interno dell’Arsenale di Metz (1989), Metz – Francia
• Volcans d’Auvergne, area di servizio della superstrada A-71 highway (1990-1991), vicino a Clermont-Ferrand – Francia
• Donnelley Building (1992), parte esterna della torre, Chicago – Stati Uniti
• Le Capitole (1996), Montpellier – Francia
• Twin Center Casablanca (1998), Casablanca – Marocco
• Corso (2000) Praga – Repubblica Ceca
• Crystal Carlin (2001) Praga – Repubblica Ceca
• Parco Leonardo (1993-2005), Master Plan, Fiumicino – Italia
• Terminal South (2006), Aeroporto di Barcellona – El Prat, Barcellona, Catalogna – Spagna[1]
• Palacrociere (Stazione marittima del Porto), complesso Torre Orsero e Mezzaluna, Savona – Italia
• Crescent, Salerno – Italia

Lo studio ‘Rbta’ (Ricardo Bofill Taller de Arquitectura) la cui sede è un ex cementificio di Barcellona denominato “La Fabrica”, si è caratterizzato per il lavoro interdisciplinare tra professionisti diversi. In una prima fase della sua pratica costruttiva, realizza molte residenze ed edifici a uso misto, recuperando anche elementi caratteristici e artigianali della tradizionale architettura catalana. In seguito si rivolge alle problematiche inerenti la pianificazione urbana a livello locale, inserita nel contesto politico e sociale spagnolo. Con la necessità di avvicinarsi a progetti di più ampio respiro, l’equipe di Bofill concepisce “una metodologia basata sulla formazione geometrica di elementi nello spazio, sviluppata in modo teorico con il progetto “The City in Space” (1970) e resa concreta con la costruzione di “Walden 7” (1975).

“The City in Space” a Madrid è il progetto di un importante complesso abitativo, concepito come un quartiere multifunzionale e ispirato da un insieme di fattori sociali molto radicati nello spirito del tempo, a cavallo del decennio ’60-’70. Rbta realizza la sua “città del futuro”, sviluppando un sistema modulare utilizzato in lavori precedenti: nasce così un modello, teorico e pratico, di volumi cubici la cui distribuzione “si basa su rigide leggi geometriche, perseguendo la diversità, ma evitando qualsiasi sensazione di crescita spontanea delle strutture”. Il successivo “Walden 7” (1975) è invece uno sviluppo urbano a uso misto che si erge sul sito di una ex fabbrica di cemento.

Lo studio RBbta ha realizzato una struttura a “nido d’ape” in cui ogni singola ‘cellula’ di 30 mq è stata progettata per una singola persona, non per la famiglia (le unità familiare avrebbero dovuto infatti unire più celle). Concettualmente, il risultato non è solo la riduzione di un appartamento tradizionale a un singolo, ma piuttosto è la reinterpretazione moderna di una stanza in affitto in grado di soddisfare le esigenze del singolo individuo. Fuori dalla Spagna, Rbtaha operato da principio in Francia, dove Bofill ha formato un nuovo studio nel 1971, in risposta alle richieste di vari progetti per le nuove città, anche con proposte strettamente collegate all’architettura monumentale francese, quali La Petite Cathédrale e La Maison d’Abraxas. Al confine tra Spagna e Francia, si segnala l’evocativo monumento pubblico La Piramide (1976), al vertice di una collina costruita appositamente e arricchita da classici giardini alla francese.

Interessato ai problemi di pianificazione urbana dei paesi in via di sviluppo, a fine anni Settanta Bofill ha portato una parte del suo team in Algeria: un lavoro culminato nel 1980 con la costruzione del villaggio agricolo Houari Boumédienne nella parte sud-orientale del paese. Dal 1979 in poi, le attività di Rbta si sono svolte in gran parte in Francia, con la costruzione simultanea di molti progetti, tra cui i complessi residenziali Les Arcades du Lac-Le Viaduc (1982); Le Palais d’Abraxas, Le Théâtre e L’Arc a Marne-la-Vallée (1982); Les Echelles du Baroque nel XIV distretto di Parigi (1986).

Dagli anni Novanta nei suoi lavori si ricorda l’inclusione di vetro e acciaio tra i materiali utilizzati. Tra i molti progetti, si segnalano gli uffici direzionali della Dior (1991) e di Cartier (2002) a Parigi; l’aeroporto (1991) e il Teatro Nazionale di Catalogna (1997) a Barcellona; il palazzo municipale dei Congressi (1992) a Madrid; il complesso Meffre Ona (1994) a Casablanca; lo Shiseido Ginza, Tokyo (2001); il Dearborn Center a Chicago (2003).

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