Artigiano e un commerciante erano nei guai per il vizio del gioco e per la crisi pandemica e chiesero un prestito che avrebbero dovuto restituire con il 60% di interesse in meno di un anno
I nocerini Cuomo avrebbero avuto bisogno di soldi e avrebbero fatto ricorso anche all’usura, in quattro finiscono agli arresti a Firenze. La famiglia nocerina si era trasferita nel capoluogo toscano con l’apertura di una pizzeria ma, secondo la Dda e la Squadra mobile di Firenze, si sarebbe dedicata anche ai prestiti usurai. Dopo l’operazione del 10 settembre scorso, questa mattina, eseguito quattro arresti a Firenze proprio per un prestito a usura per agevolare il clan dei Cuomo.
GLI ARRESTI
In carcere sono finiti il 39enne Luigi Cuomo, già arrestato lo scorso 10 settembre nell’inchiesta madre della Dda e della polizia fiorentine, il 19enne figlio Michele (ha lo stesso nome dello 41enne zio, ritenuto il punto di riferimento del gruppo malavitoso), che era attualmente sottoposto all’obbligo di dimora, entrambi di Nocera Inferiore.
Con loro in carcere anche il 48enne Salvatore Pirelli, titolare di un negozio di parrucchiere a Firenze, ma di origini napoletane, accusato di aver agito come intermediario. Agli arresti domiciliari è finita la moglie di Luigi Cuomo, che dopo l’arresto del marito avrebbe preso il suo posto pretendendo dalle vittime il pagamento del debito maturato.
L’INCHIESTA
Il parrucchiere Pirelli, secondo la Dda e la Squadra mobile di Firenze, avrebbe presentato Luigi Cuomo a una delle due vittime, cliente del suo negozio con problemi economici dovuti al vizio del gioco e a problematiche sulle sue attività di commercio e artigianato edile causate dal Covid.
A febbraio scorso, i Cuomo avrebbero prestato 14.000 euro alla coppia che di commercianti residenti a Firenze che avrebbero dovuto restituire in pochi mesi 23.000 euro, con un tasso di interesse annuo pari a circa il 60%. Le indagini sono iniziate il 10 settembre scorso quando l’esecuzione delle misure dell’inchiesta madre furono eseguite perquisizioni e ai Cuomo furono trovate e sequestrati alcuni assegni e cambiali.
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