Nocera, errata indicazione, inutile fila per ore per vaccinarsi, è protesta

Disagi all’ospedale nocerino con centinaia di persone in coda per la somministrazione del vaccino anticovid secondo quanto indicato, mentre in realtà il posto dove attendere era un altro

Amara sorpresa per chi, stamani, ha raggiunto il punto vaccinale dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore.
Caos, urla di disappunto per la scarsa organizzazione e nervosismo hanno fatto da padroni incontrastati tra le fila (nella foto) di chi era in attesa del proprio turno: centinaia di persone, infatti, hanno trascorso ore ed ore in piedi prima di ricevere le rispettive dosi anti Covid 19.

Tutto è degenerato intorno alle ore 8, quando un centinaio di persone, arrivato fin dalle prime luci dell’alba per assicurarsi un “buon posto” sperando di poter rincasare presto, ha scoperto di aver atteso a lungo invano – con tanto di numerino alla mano – nel luogo sbagliato.

Chi, infatti, doveva ricevere la prima o terza dose è stato costretto a spostarsi dal noto punto vaccinale nei pressi del bar indicato dai cartelli per recarsi nel corridoio attiguo alla cappella. Ovviamente perdendo la precedenza assicurata dal numero preso e dovendo rimettersi in fila con una cifra nuova di zecca. Così, chi magari era arrivato al mattino presto garantendosi i primissimi posti si è visto retrocedere nell’assembramento scomposto venutosi a creare poi, tra spintoni e furbetti giunti all’ultimo momento che – approfittando del caos – si sono posti a capo del serpentone.

Tanti i disagi, vista anche la massiccia presenza di persone anziane che, per non rimanere ancora a lungo in piedi, hanno dovuto usufruire delle panche della cappella. E nessuna precedenza (salvo eccezioni rare). Tutti in fila ad attendere il proprio turno. Alle ore 15.00 in cappella erano presenti ancora oltre 300 persone, alcune in “agonia” e digiune dalle 11.00 del mattino.

I sanitari, stremati dalla mole di lavoro, hanno pazientemente sopportato le lamentele, elargendo delucidazioni ed informazioni continue, e predisponendo alla meno peggio la coordinazione tra l’accettazione e lo scorrimento della fila fino all’ultimo vaccinando del tardo pomeriggio.
Enrica Granato

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