Morto il professor Mario Russo, il ricordo di un estimatore nocerino

Il noto docente e storico locale, deceduto nei giorni scorsi, fu scopritore nel 1985 dell’importante scrittura osca di punta della Campanella che menziona tre Meddices Minervii (Magistrati di Minerva) che appaltarono e collaudarono i lavori dell’approdo/scala di levante che conduce al Santuario. Scoperta importante anche per la ricostruzione della storia di Nuceria Alfaterna

Quando ho letto della morte del professore Mario Russo non posso negare la mia profonda emozione e subito il mio ricordo è andato a quella per me indimenticabile pizza mangiata in comitiva con lui nella pizzeria Ninuccio a Meta di Sorrento negli anno ‘90.

Erano gli anni in cui era attiva a Nocera una fantastica associazione culturale, l’Archeoclub di Nuceria Alfaterna, animata da quel grande animatore culturale che è Antonio Pecoraro, che ben pensò di invitare il noto studioso di storia della penisola Sorrentina, da poco scopritore della famosa iscrizione in lingua osca posta su di una parete rocciosa nei pressi di punta Campanella, comprovante la certa collocazione in quel luogo di un tempio dedicato alla dea Minerva, si descritto dalle fonti ma di cui non vi era nessun reperto materiale.

Chiarisco che quel tempio è importante per noi nocerini perché era uno dei principali luoghi di culto delle genti sannitiche di cui faceva parte Nuceria, la progenitrice della nostra città. Era l’epoca in cui noi dell’Archeoclub portavamo tutti i nostri illustri ospiti a mangiare la pizza di Ninuccio, allora famosa come la più buona del mondo e credo che lo fosse!

epigrafe-punta-della-campanella-RTAliveMa la cosa che non dimenticherò mai di quella serata fu la descrizione che ci fece il professore della sua scoperta, erano anni che cercava qualche prova dell’esistenza del tempio, ci diceva che aveva girato in lungo ed in largo, sopra e sotto quei luoghi, finché un giorno in compagnia di un amico gli sembrò di vedere qualcosa di scolpito tra le rocce, ricordo i suoi occhi, la sua faccia e quando ci disse che si rivolse all’amico accompagnatore e gli disse: “Guarda lì sulla parete che mi sembra di vedere qualcosa, guarda tu che io mi siedo, non mi reggo” … non si reggeva dall’emozione! La scoperta fu memorabile, incredibile, da grande archeologo, io impazzivo di ammirazione … era la scoperta di una vita!

RTAlive-trascrizione-epigrofe-punta-dela-campanellaDa quel giorno quella iscrizione si scolpì anche nella mia testa e quando nel 2017 andai in escursione a punta della Campanella, la cercai di proposito ma vidi che non era affatto facile da raggiungere, mi scoraggiai e stavo con grande delusione rinunciando, fin quando un ragazzo, esperto del luogo, vista la mia delusione, si offrì di accompagnarmi, accettai e mi guidò passo passo nella discesa del dirupo … finalmente l’avevo vista anche io!
Piero Orsino

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