Aveva 93 anni
È mancata Lina Wertmüller, al secolo Arcangela Felice Assunta Wertmüller von Elgg Spanol von Braueich, la più grande tra i registi italiani. La notizia è stata appresa dai social e successivamente confermata dalla famiglia. Ha girato il film Ninfa Plebea, tratto dal romanzo dello scrittore nocerino-partenopeo Domenico Rea, che quest’anno compie i 100 anni dalla nascita. Nata a Roma, figlia di un avvocato di origini lucane, Federico Wertmüller, proveniva da una famiglia aristocratica svizzera.
È stata per il cinema italiano una delle protagoniste con pellicole passate alla storia: Mimì metallurgico ferito nell’onore, Film d’amore e d’anarchia, Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto, Io speriamo che me la cavo. Nel 2020 ha ricevuto il premio Oscar alla carriera, premio al quale era stata candidata nel 1977 (prima donna candidata agli Oscar) col film “Pasqualino Settebellezze” per miglior film straniero, miglior regista e migliore sceneggiatura.
Legata alla Campania, non solo per il film Ninfa Plebea, ma anche per aver ricevuto nel 2015 due cittadinanze onorarie dai Comuni di Napoli e Minori (SA).
Giuseppe Colamonaco