La Uil diffida l’azienda e annuncia anche una denuncia alla Procura per verificare eventuali condotte penalmente rilevanti da parte della società
Gli oltre 300 dipendenti delle strutture sanitarie private gestite dalla Silba – Villa Alba di Cava de’ Tirreni, Villa Silvia e Montesano di Roccapiemonte – non percepiscono lo stipendio dal mese di settembre. Maturate già le spettanze di ottobre e tra pochi giorni anche quelle di novembre, oltre alla tredicesima.
Sul piede di guerra la Uil FPL che attraverso il segretario generale di Salerno, Donato Salvato, si è rivolta all’avvocato cassazionista salernitano Pierluigi Vicidomini. Con una lettera – diffida di costituzione in mora della Silba, la Uil attraverso il legale salernitano, ha chiesto chiarimenti e accertamenti alla Asl Salerno, all’ispettorato del lavoro, all’Inps e alla Regione Campania, riservandosi di rivolgersi anche alla procura affinché accerti eventuali condotte penalmente rilevanti da parte dell’azienda.
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«Si censura l’illecita condotta che la Silba spa sta ponendo in essere a danno dei lavoratori attraverso il mancato pagamento, nel termine di legge e contrattuale, della retribuzione mensile ed accessori, atteso che il pagamento mensile del salario viene effettuato sistematicamente in modo non conforme a legge, non esaustivo e con notevole ritardo e con inosservanza pacifica quanto oggettiva di condanne al pagamento poste in essere da Autorità Giudiziaria a cui il lavoratore, suo malgrado, quotidianamente deve rivolgersi per pretendere quanto a lui dovuto ex lege» – si legge nella lettera denuncia – , infatti, nonostante i contratti tra la società Silba spa e l’ASL Salerno e le pattuizioni riguardo alle modalità di pagamento delle prestazioni da parte dell’Asl Salerno che, a fronte delle prestazioni erogate e rendicontante, corrisponde alla SILBA SPA un acconto mensile pari al 95 % del fatturato mensile ed un successivo pagamento a saldo del 5% residuo, ad oggi i dipendenti ancora non hanno percepito nulla.
«Appare intollerabile che dette somme, a titolo di retribuzione, non siano regolarmente ed immediatamente erogate a favore dei lavoratori in quanto, come è noto, la retribuzione è la principale obbligazione in capo al datore di lavoro-tuona il segretario provinciale Uil-dinanzi all’arroganza della proprietà andremo avanti per tutelare i lavoratori in tutte le sedi».
Più pacata la reazione della Fisi, che da giorni è in contatto con la Asl per avere conto della tempistica circa i pagamenti. «A causare il ritardo è stata la nuova piattaforma dell’Asl-spiega Rolando Scotillo della Fisi – e il mancato tutoraggio da parte dell’azienda che ha fornito il nuovo software. In pratica i dipendenti dell’Asl, non sapendo ancora utilizzare bene il programma, hanno accumulato ritardo. Ma abbiamo avuto garanzie che il pagamento sarà imminente».
Tuttavia a detta della Uil la Silba avrebbe già incassato puntualmente circa 900 mila euro dalla Asl, all’appello mancherebbero appena 20 mila euro, ciò nonostante la società non ha ancora pagato ottobre, e il 10 dicembre i dipendenti matureranno anche novembre e la tredicesima.