Scafati, salta il consiglio comunale, le opposizioni: “Salvati non ha più i numeri”

La seduta consiliare annullata ha scatenato la dura reazione delle minoranze. È venuto meno il numero legale, colpa secondo le opposizioni, della maggioranza. La mancanza del numero legale nel consiglio comunale di stamattina ha innescato numerose polemiche: sul piede di guerra le opposizioni

I consiglieri comunali di “Insieme per Scafati”, Michele Grimaldi, Michelangelo Ambrunzo e Michele Russo, hanno denunciano la fase di stallo che l’amministrazione sta attraversando: “Salvati non ha più i numeri, è ora che vada a casa. Il consiglio comunale di stamattina, convocato per le 9, alle 11.30 è stato sospeso, senza mai essere iniziato: la maggioranza infatti non è riuscita a garantire i 9 consiglieri comunali necessari ad iniziare i lavori. Né avrebbe avuto i numeri per approvare gli argomenti all’ordine del giorno.

Oggi il Consiglio avrebbe dovuto discutere e votare questioni di fondamentale importanza per la città, come variazioni e riequilibrio di bilancio, come i regolamenti sulla cessione dei diritti di superficie ed i patti di collaborazione, ed invece abbiamo assistito ad un nuovo nulla di fatto. Sciatteria, mancato amore per la città e continui litigi interni bloccano l’amministrazione Salvati e con essa – cosa più grave – la città: e come al solito sono gli scafatesi a pagarne le conseguenze. Una continua vergogna, alla quale andrebbe messa fine”.

Poi, il duro affondo di Teresa Formisano di Forza Italia: “Il consiglio comunale di questa mattina è stato annullato per mancanza di numero legale. Buona parte della maggioranza non si è presentata. Il sindaco aveva detto che “C’erano argomenti all’odg importanti per la Città da votare”, talmente importanti che la sua maggioranza non si è presentata, dico io. Quanto accaduto oggi è l’ennesima dimostrazione che per questa amministrazione le beghe interne e gli interessi superano di gran lunga la voglia di Fare”.

E ancora, Nicola Cascone: “Ciò che è accaduto stamane, però, è davvero svilente. Viene annullato un consiglio comunale perché la maggioranza non è stata capace nemmeno di raggiungere il numero legale per la validità della seduta, il Sindaco polemizza “c’erano atti importanti per la città”, sembrava volesse scaricare le responsabilità sulla minoranza che nel frattempo cercava di capire, innanzitutto, se l’appello – anzi due, forse tre – era legittimo. Il solito “papocchio” di un’amministrazione allo sbando, ma questo lo avevo già detto. L’epilogo di questa vicenda restituisce un’immagine scadente del modo di governare questa città, un modello politico sbagliato che si ripete dall’inizio del nuovo millennio. Credo che la città meriti altro.

Il sottoscritto ha creduto sin dall’inizio in un cambiamento, ha più volte evidenziato nelle riunioni di maggioranza, e con il Sindaco, che la strada intrapresa era sbagliata, che era necessario una riflessione chiarificatrice tra le forze politiche. Quando mi sono sentito di troppo ho tolto il disturbo, ma credo, alla luce di quello che si è visto stamattina, di aver avuto ragione. Nei prossimi mesi, ahimè, se si dovessero palesare i tanti altri errori già denunciati, ritengo che andrà fatta un’attenta riflessione sul prosieguo di questa amministrazione a trazione Salvati – Santocchio. Manca una programmazione seria sulle cose da fare, in due anni e mezzo si è perso tempo, la riscossione, i lavori pubblici, la manutenzione della città, e tanto altro, sono temi che aspettano risposte da troppo tempo”.

Infine, il Partito democratico di Scafati: “Ancora una volta, il sindaco Salvati resta ostaggio della sua stessa maggioranza. Eppure oggi il consiglio comunale avrebbe dovuto discutere di argomenti cruciali. A dimostrazione del fatto che la città e i suoi bisogni vengono costantemente sacrificati in favore di una squallida e infinita partita a Risiko. Scafati merita altro” ha concluso Giuseppe Fontanella, segretario cittadino del circolo cittadino dei democrat.

Va detto che, in merito alla vicenda, il primo cittadino, Cristoforo Salvati, ha sottolineato la responsabilità sul numero legale delle opposizioni: “Dobbiamo ringraziare ancora una volta i consiglieri di minoranza i quali, nonostante fossero presenti, hanno pensato di uscire dall’aula per far venir meno il numero legale necessario per iniziare la seduta”. Insomma, il dibattito sulla tenuta della maggioranza è molto acceso, e la mancanza del numero legale, è senza dubbio un segnale chiaro di uno sfaldamento attuale che le opposizioni hanno sottolineato.

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