Il Pd e i suoi alleati costretti ad evitare la sindrome del naufragio battipagliase o della sconfitta ebolitana. Di mezzo l’avversione alle imposizioni deluchiane. I nomi
Scegliere il candidato sindaco per il Partito democratico ma anche per il centrosinistra potrebbe essere un’ardua impresa.
I NOMI
A questo punto, visto che nessun nome è stato ufficializzato, i democrat di Nocera Inferiore potrebbero indire le primarie di coalizione, oppure, puntare su un nome di area. Nella prima ipotesi a contendersi la leadership attraverso le primarie sarebbero in quattro: Paolo De Maio, Fausto De Nicola, Federica Fortino e Vincenzo Pretrosino. Ma potrebbe verificarsi anche l’altra ipotesi, cioè quella di puntare su Mauro Maccauro, candidato di area e che non dispiacerebbe alla coalizione che si sta formando.
LE DIFFICOLTÀ
Il centrosinistra e in particolare il Pd è in un momento difficile. Gli echi dell’inchieste salernitane e ancor più il naufragio dei candidati sindaci a Battipaglia ed Eboli, imposti dalla leadership deluchiana, impongono una riflessione su come scegliere le prossime partite. Le più importanti competizioni del 2022 sono nell’Agro nocerino (Nocera Inferiore, Castel San Giorgio e Roccapiemonte), tre realtà dove le imposizioni salernocentriche sono mal digerite.
Il problema è presentare ai cittadini, specie a Nocera Inferiore, un candidato di area o di partito che rappresenti non un candidato voluto da Piero De Luca o da papà Vincenzo ma espressione di una città. Nessuno pensa che possano essere sgraditi, ma che abbiano chiaramente un mandato locale. De Maio, De Nicola, Fortino, Petrosino e Maccauro, senza un passaggio dalle primarie sarebbero sempre intravisti come nomi calati dall’alto da De Luca.
E il gruppo De Luca a Nocera non è che abbia mai riscosso enormi simpatie. Se a questo aggiungiamo la mancata elevazione a Dea di II livello delle strutture sanitarie dell’Agro, le tantissime promesse mai mantenute, la scarsa attenzione per i problemi nocerini, dai trasporti a Montevescovado, la possibilità di fare un flop elettorale è enorme.
C’è poi da gestire il rapporto con un gruppo e l’elettorato socialista e di un’anima civica che sembra indispensabile alla vittoria: questi due gruppi, numericamente di maggior peso del Pd, accetteranno una scelta di un candidato che passa (che lo sia o meno) da De Luca?
LA SOLUZIONE
Il Pd che comunque ha una forza propulsiva a Nocera Inferiore può procedere con un’autonoma decisione e la proposizione di un proprio candidato che altre forze politiche debbano accettare a priori, la soluzione più debole. Già la candidatura di area avrebbe un po’ più di forza. Ma la soluzione chiara, forte e che metterebbe al riparo da critiche sarebbe quella delle primarie aperte a tutti.
Rd