La decisione del Governo e le conseguenti polemiche
Questa mattina con un positivo al coronavirus in una classe, tutti il gruppo finirà con la didattica a distanza, la famosa Dad, Poi, il Governo ci ripensa e stabilisce che saranno necessari due studenti per far ricorso alla didattica a distanza a scuola. Il ministero della Salute, con una nuova circolare precisa infatti che: Facendo seguito alla Circolare a firma congiunta tra Ministero della Salute e Ministero dell’Istruzione prot. n. 54504 del 29 novembre 2021.
Aggiornamento delle indicazioni per l’individuazione e la gestione dei contatti di casi di infezione da SARS-CoV-2 in ambito scolastico’ si rappresenta quanto segue. A ulteriore specifica si precisa che, anche in considerazione della sopravvenuta disponibilità manifestata dalla struttura commissariale con nota inviata in data 30 novembre 2021, potrà essere mantenuto il programma di testing di cui alla circolare n. 50079 del 3 novembre 2021, per la verifica della positività dei soggetti individuati come contatti di una classe/gruppo, da effettuarsi in tempi estremamente rapidi, tali da garantire il controllo dell’infezione».
LA BATTUTA LAPIDARIA
«Raggiunto l’obiettivo del ’68 francese: la fantasia al potere! In un giorno si montano e si smontano le cifre per la quarantena, una sorta di gioco dell’oca!». Lo dice Mario Rusconi presidente dell’Associazione nazionale presidi di Roma, a proposito delle circolari sulla Dad.
IL SOTTOSEGRETARIO
«Alla fine il Ministero della Salute ci ha ripensato, ascoltandoci e capendo che non si può chiudere e mettere tutti in quarantena con un solo caso di contagio a scuola, ma bisogna reagire con un adeguato tracciamento immediato e se tutti gli altri studenti risultano negativi è giusto che la scuola in presenza prosegua. Prudenza sì, terrore e deprivazione culturale no». Lo afferma il sottosegretario del ministero dell’Istruzione Rossano Sasso.