Corbara, bambini prelevati un’ora prima da scuola per non farli mangiare alla mensa

Protesta dei genitori dei piccoli studenti dell’infanzia e della primaria annunciata da domani in poi

Una protesta silenziosa quella che metteranno in atto, a partire da domani, alcune famiglie di Corbara i cui figli frequentano la scuola primaria. I genitori per dimostrare la loro contrarietà alla mensa, servizio che partirà proprio domani 3 novembre, preleveranno i figli da scuola alle ore 12.30, un’ora prima del termine del tempo parziale fissato per le 13.30.

La protesta stamattina è stata preannunciata a mezzo pec al dirigente dell’istituto Comprensivo Eduardo De Filippo, al Comune di Corbara e all’ufficio scolastico provinciale. Le famiglie sono molto preoccupate per i rischi di una pandemia che è tutt’altro che superata, pertanto, proprio alla luce degli aumenti dei casi di contagio nelle scuole, visto che i bambini ancora non possono essere vaccinati, avevano chiesto al dirigente Angelo De Maio, di poter evitare la mensa in questa fase, rimandando il servizio a quando ci saranno maggiori garanzie e maggiore sicurezza per tutti.

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Il dirigente, dal canto suo, si è detto impossibilitato a rimodulare l’offerta formativa in quanto le famiglie avevano chiesto il tempo prolungato e la mensa e quindi ha posto le famiglie dinanzi ad una scelta: o accettare l’orario oppure ritirare i figli alle 13.30,sapendo tuttavia che il resto delle ore saranno calcolate come assenze e che alla fine dell’anno peseranno sulla valutazione finale.

Ai genitori la posizione del dirigente è suonata come un ricatto, di qui il braccio di ferro a partire da domani. A spiegare le ragioni delle famiglie è l’avvocato Giovan Giacomo Fortino che preannuncia anche azioni legali nei confronti della scuola.

«È vero che abbiamo scelto la mensa, ma lo abbiamo fatto all’atto dell’iscrizione, per alcuni ben 5 anni fa – afferma l’avvocato Fortino – tuttavia oggi, visti i pericoli derivanti da un eccessiva permanenza dei ragazzi in luoghi chiusi e per giunta, da quel che ci viene riferito, in locali non proprio idonei a garantire tutte le misure di sicurezza, abbiamo chiesto al dirigente di evitare rischi inutili e di soprassedere sulla mensa. Purtroppo abbiamo trovato una totale chiusura, per questo da domani attueremo questa prima forma di protesta, valutandone altre nel prosieguo».

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