Per realizzarlo c’è bisogno del visto di ingresso negli Usa e della generosità di tanti per collaborare alle spese. Intanto gli organizzatori della manifestazione newyorkese hanno accettato la loro iscrizione
Un sogno lungo circa 43 km, quanto è lunga la maratona di New York, quello che da oltre un anno il 38enne Dario Leo e suo fratello Franco, di Bellizzi, rincorrono non solo metaforicamente ma anche materialmente.
Dario è un grafico pubblicitario, sposato e padre di una bambina, da un anno è diventato atleta per amore di Franco, suo fratello maggiore che di anni ne ha 51.
Franco è affetto dalla nascita da tetraparesi spastica e Dario si è sempre occupato di lui, insieme ai genitori e agli altri fratelli. Durante la pandemia però si è accorto che qualcosa in Franco non andava, era caduto in una brutta forma di depressione e così per stimolarlo ha iniziato a portarlo a spasso in carrozzina, si è accorto che se lo spingeva più forte Franco era felice, più lui correva e più suo fratello, che è in grado di comunicare tramite un computer, stava bene. E così è iniziato il sogno.
“Il suo sorriso, è proprio il suo sorriso che mi ha portato a fare tutto questo- racconta Dario Leo di Bellizzi- ed ora siamo davvero ad un passo dal nostro sogno, la maratona di New York, uno degli eventi sportivi più attesi dell’anno. Grazie ad un artigiano di Reggio Emilia e alla fondazione Carisal che ce l’ha donata, Franco ha una carrozzina idonea alla maratona. Abbiamo anche costituito un’associazione, si chiama Sogno Attivo, per poter mettere insieme la cifra necessaria a sostenere i costi. Occorrono circa 20 mila euro, metà li abbiamo già raccolti grazie alla generosità di tante persone”.
Dario si sta allenando da un po’ per poter spingere suo fratello, alto circa 1.90 per una bella mole di peso, lungo le strade della grande Mela, da Brooklyn al Queens, da Manhattan al Bronx, fino ad arrivare finalmente dopo i 42,195 km, a Central Park. ” Mi stanno seguendo dei professionisti che non posso non ringraziare – ha detto ancora Dario- il mio coach Enzo Fasano, la mia nutrizionista Paola Buoninfante e il fisioterapista Luigi Giordano. A loro devo tutto, noi siamo pronti, ci siamo già iscritti alla maratona, essendo risultati idonei a partecipare, ora manca un ultimo sforzo – ha concluso Dario-al di là della cifra necessaria, ora ci occorre il visto da parte del console generale americano a Napoli, Mary Avery.
Rivolgo un accorato appello alle istituzioni della nostra provincia, al prefetto Francesco Russo che ringrazio per la sensibilità, al presidente Michele Strianese e a tutti coloro che potranno aiutarci a partire “. Per poter donare il proprio contributo: Associazione Sogno Attivo, IBAN: IT35D0538789390000003227621 La Maratona si terrà il prossimo 7 novembre, ma Dario e Franco continuano a correre per raggiungere il loro sogno.
Luisa Trezza