Nocera Inferiore, voto di scambio: condannati candidati ed ex consiglieri comunali

Arrivano le condanne relative all’affare criminalità e politica. Il patto con alcuni esponenti delle Amministrative del 2017 giunge al suo epilogo giudiziario. Ma non ci fu associazione camorristica

Giudizio di primo grado sui rapporti tra politica e criminalità nei mesi e durante le elezioni amministrative del 2017 a Nocera Inferiore.

LE CONDANNE

Sono stati condannati, Ciro Eboli, all’epoca candidato al consiglio comunale a 3 anni e 2 mesi di reclusione, Carlo Bianco, consigliere comunale uscente e candidato al consiglio comunale a 2 anni e 8 mesi, Antonio Cesarano, ex vicesindaco di diversi anni prima a Nocera Inferiore a 2 anni e 8 mesi. Condannato anche l’avvocato Nicola Maisto, ex consigliere comunale, a 9 mesi di reclusione e 61mila euro di multa (pena sospesa).

Per Eboli, Bianco e Cesarano, le condanne riguardano la vicenda della costruzione della mensa dei poveri a Montevescovado. In sintesi, il boss Pignataro, si sarebbe prodigato o avrebbe detto di prodigarsi a raccogliere voti per Eboli e Bianco, in modo da ottenere l’inizio dell’iter per la realizzazione di una mensa per i poveri, come redatto da una delibera di indirizzo della giunta comunale. Diversa, invece, la posizione di Maisto, indagato solo di corruzione elettorale.

Il processo “Un’altra storia” ha visto condannati anche: il boss Antonio Pignataro (8 anni di reclusione), Francesco Gambardella (7 mesi e 43 mila euro di multa), Luigi Sarno (un anno e 10 mesi di reclusione e mille euro di multa), Gerardo Villani (7 mesi e 43 mila euro di multa).

LE ASSOLUZIONI E GLI ALTRI PROVVEDIMENTI
Non si procede per morte del reo per Luigi Chiavazzo. Inoltre, non si procede perché l’azione penale è già stata esercitata per i medesimi fatti a loro imputati per Mario Stanzione e don Alfonso Santoriello (parroco della parrocchia di San Giuseppe all’epoca dei fatti relativi alla mensa dei poveri). Assolti anche Pio Sarno, Mirco Sileo e Rocco Sileo, assolti per non aver commesso reati loro ascritti.

L’ACCUSA DI CAMORRA
Assolti dall’accusa di associazione di stampo camorristico tutti gli imputati perché il fatto non sussiste: Carmine Afeltra, Carlo Bianco, Antonio Cesarano, Ciro Eboli, Antonio Pignataro, Luigi Sarno, Guerino Prudente, Domenico Orsini, Rosario Avallone e Pasquale Avallone.

COMUNICATO STAMPA
Le indagini, condotte dal ROS di Salerno e dirette dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno, avevano, infatti, consentito di accertare che l’allora consigliere in carica Bianco Carlo, in occasione delle elezioni amministrative del giugno 2017 aveva accettato da Pignataro Antonio, soggetto in detenzione domiciliare e già condannato per il delitto di associazione camorristica e per molteplici omicidi, la promessa di procurare voti. In cambio, il Consigliere comunale aveva garantito l’approvazione del cambio di destinazione d’uso di un fondo sito nel Comune di Nocera Inferiore per la realizzazione di un edificio da destinare a mensa dei poveri. All’accordo avevano preso parte Cesarano Antonio ed Eboli Ciro.

Con la sentenza odierna il Tribunale di Nocera Inferiore, a seguito dell’istruttoria dibattimentale, ha riconosciuto la responsabilità penale degli imputati e ha condannato Bianco Carlo e Cesarano Antonio alla pena di anni due e mesi otto di reclusione, Eboli Ciro alla pena di anni tre e mesi due di reclusione, Pignataro Antonio alla pena di anni otto di reclusione. È stata riconosciuta la responsabilità di Eboli Ciro e Pignataro Antonio anche in relazione al reato di tentata violenza privata aggravata dal metodo mafioso. Condannati, inoltre, per il reato di corruzione elettorale anche Gambardella Francesco, Villani Gerardo, Maisto Nicola e Sarno Luigi. È stata, invece, emessa sentenza di assoluzione per il reato di associazione mafiosa contestato agli imputati.

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