No green pass, lo sciopero dei portuali di Trieste non sfonda. A Napoli e Salerno ok

«I regali di Natale arriveranno», se non nel porto friulano in altri scali. Fallito il tentativo di ascesa al novello leader politico del rappresentante dei lavoratori triestini

Il tanto temuto (in effetti sbandierato) blocco dell’Italia per il green pass obbligatorio nel mondo del lavoro non c’è stato. I portuali triestini, capeggiato dall’intervistatissimo loro leader, Stefano Puzzer, che parlava di un blocco totale. Nel capoluogo friulano “oltre seimila e in continuo aumento” le persone presenti alla manifestazione no green pass davanti al porto di Trieste, riferisce il prefetto di Trieste Valerio Valenti che ribadisce che i promotori saranno denunciati perché è uno sciopero “illegittimo”.

Di questi sono duemila sono portuali. I lavoratori di alcuni comparti del Gruppo Samer, terminalista Ro-Ro a Trieste, hanno deciso di non aderire allo sciopero proclamato oggi da ClpT. “Pur riconoscendo il diritto allo sciopero e pur comprendendo le motivazioni e il sentimento alla base di questa protesta, riteniamo – precisa una nota – di volere esercitare il nostro diritto di essere di opposta opinione”.

PER TRIESTE SI PARLA DI FLOP
Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni e presidente della Regione Friuli Venezia Giulia ha annunciato che il porto è in funzione pur se a ranghi ridotti. “La mobilitazione del porto di Trieste si è rivelata molto inferiore a quella paventata – ha dichiarato il segretario della Filt Cgil del Friuli Venezia Giulia Valentino Lorelli. – I lavoratori hanno preferito ascoltare i sindacati confederali che gli hanno garantito il pagamento del tampone da parte delle aziende piuttosto che la logica del muro contro muro che non avrebbe portato a nulla e che avrebbe creato danni ai lavoratori, alle aziende a all’economia sia di Trieste che del Paese in generale.

A quanto ci risulta attualmente la grande maggioranza dei lavoratori sono ai loro posti e i mezzi entrano ed escono dal porto da tutti i varchi tranne il 4”. Non sarebbero più di 2000, secondo alcune fonti istituzionali, i manifestanti No green Pass al Porto di Trieste, per la stragrande maggioranza concentrati davanti al varco 4 del porto. Il ricatto di non far arrivare i regali di Natale è fallito.

ANCONA
Duecento lavoratori e un camionista bloccano l’accesso al porto per protesta no green pass, impedendo alla stragrande maggioranza di camion e portuali di andare a lavoro.

CIVITAVECCHIA
Al porto di Civitavecchia, come riferisce l’Autorità portuale, non si registrano ne’ criticità, ne’ disservizi nel primo giorno dell’entrata in vigore del green pass obbligatorio sui luoghi di lavoro. “E’ una giornata normale per i portuali, le operazioni procedono come sempre”, fanno sapere interpellati in merito dall’Autorità’ Portuale.

NAPOLI E SALERNO
Una cinquantina i manifestanti a Genova ma non c’è fila dei camion. Ad Ancona duecento bloccano l’accesso al porto. A Napoli e Salerno tutto ok, nello scalo salernitano solo qualche coda per l’accesso per i lettori.

GIOIA TAURO
Al momento sono 15 lavoratori su 1350 assenti per motivi legati al green pass. Con il secondo turno potrebbero arrivare a 60.

PORTI PUGLIESI
Non si segnalano disagi nei porti pugliesi di Bari, Brindisi, Barletta, Monopoli e Manfredonia. Lo apprende LaPresse dalla presidenza dell’Autorità di Sistema portuale del mare Adriatico meridionale che monitorerà la situazione per tutta la giornata, primo giorno dell’obbligatorietà del green pass.

PORTI SARDI
Nessun problema è stato segnalato negli scali marittimi di Cagliari, Olbia, Porto Torres e Golfo Aranci nel primo giorno di obbligatorietà del green pass. Lo conferma all’Agi l’Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna. Praticamente il 100% degli operatori è stato vaccinato e nessuna agitazione sindacale è stata annunciata. Le navi sono quindi partite e arrivate regolarmente e le operazioni d’imbarco e sbarco non hanno subito rallentamenti.

PALERMO, MESSINA E CATANIA
Su un bacino di 450 portuali palermitani solo una trentina sono privi del certificato verde e “stimiamo che almeno il 95% dei nostri lavoratori sia già vaccinato”. Al porto di Messina non si registrano forti critici sul fronte della protesta relativa contro il Green pass, la maggior parte dei lavoratori sono marittimi quasi tutti risultano vaccinati oppure hanno fatto regolarmente il tampone. “Tutto regolare al porto di Catania, non c’e’ nessun blocco”. Lo dice Mauro Torrisi segretario della Fit-Cisl di Catania segnalando che la situazione nel porto etneo è sotto controllo e non ci sono criticità.

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