Nella mattinata odierna, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni, la Squadra Mobile di Salerno, la Sezione di Polizia Giudiziaria di questo Ufficio e la Polizia Postale di Salerno hanno dato esecuzione a 15 ordinanze di custodia cautelare a carico di minori
Delle quali 10 provvedimenti di custodia presso Istituto Penitenziario Minorile ed altre 5 di collocamento in comunità disposte dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale per i Minorenni di Salerno per i gravi fatti relativi ad una violenta rissa che si sviluppava, in data 15 maggio u.s., a lungo ed in più luoghi, per tutto il centro della città di Salerno, durante un classico sabato della “movida” giovanile. I fatti per la loro ampiezza e gravità mettevano a repentaglio la stessa incolumità delle moltissime persone che quel giorno, pacificamente, affollavano le strade cittadine. La grave vicenda oggetto d’indagine, in particolare, riguardava lo scontro tra due opposti gruppi di giovani che si erano affrontati colpendosi anche con bastoni, mazze, tirapugni e coltelli tanto che due dei corrissanti venivano attinti da fendenti in prossimità di organi vitali.
A seguito di laboriose indagini coordinate da questo Ufficio e svolte dai suddetti organi di PG, con grande abnegazione e professionalità, e, in particolare, attraverso la capillare visione delle immagini videoregistrate da telecamere installate presso alcuni esercizi commerciali presenti nelle aree in cui si erano verificati i fatti, si risaliva all’identità di alcuni dei ragazzi, oggi tratti in arresto, coinvolti nella violenta rissa. A seguito di tali accertamenti, venivano disposte, nei confronti di tali minori, perquisizioni domiciliari, nel corso delle quali venivano reperiti e sequestrati, a riscontro delle prime risultanze, alcuni indumenti del tutto coincidenti con quelli visibili dai filmati che avevano ripreso alcune fasi della rissa, nonché alcuni strumenti atti ad offendere.
Inoltre si procedeva al sequestro di alcuni telefoni cellulari in uso ai suddetti minori. E grazie alla attività investigativa effettuata proprio sul contenuto di tali apparecchi, si è giunti alla compiuta identificazione dei 15 giovani oggi tratti in arresto, alla ricostruzione dei fatti e delle cause che hanno fatto scatenare la furia dei due opposti gruppi. In particolare, emergeva che la violenta rissa del 15 maggio trovava spiegazione in un’acerrima rivalità tra due opposti gruppi di giovani che da tempo si fronteggiano nella città di Salerno, al fine di affermare secondo logiche tipiche da “gang” il proprio predominio sul territorio.
Così, su richiesta di questa Procura, il Giudice, ritenuta la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza in relazione alle imputazioni di rissa aggravata per tutti i 15 indagati, e tentativo di omicidio per 10 di loro, ha adottato le misure cautelari oggi eseguite, con la precipua finalità di salvaguardare l’esigenza di tutela della collettività, impedendo, con le restrizioni alla libertà personale dei giovani indagati, la reiterazione di fatti analoghi, trattandosi, come si è detto, non solo di un fenomeno oramai sempre più radicato nella realtà del Distretto, ma reso ancora più allarmante dalla volontà di vendetta da parte dei corrissanti emersa dalle indagini, con il conseguente rischio di incontrollabili e violente reazioni a catena.