L’incomprensibile atteggiamento contro i giornalisti che finisce per ritorcersi soprattutto contro l’Amministrazione comunale
Poteva essere un fraintendimento, un momento di difficoltà per non essere presi in contropiede, ma la decisione dell’Amministrazione comunale di Salerno di chiudere pure oggi l’accesso a palazzo di città perfino per una conferenza stampa organizzata da tempo per la presentazione di un cartellone di spettacoli, beh… c’è qualcosa che non va proprio. E che ci sia qualcosa che non va sta nel fatto anche che alcuni assessori rilasciano interviste alla stampa, per strada.
L’Amministrazione comunale di Salerno rischia di inanellare autogol che suscitano maggior clamore di quello delle inchieste sui rapporti tra cooperative sociali e il Comune, con indagati e arresti anche eccellenti. La giunta comunale si sta infilando in un vicolo strettissimo, quello che porta alle figuracce mediatiche, per giunto facilmente evitabili.
I FATTI
Ieri, prima riunione della Giunta comunale di Salerno e porte chiuse ai giornalisti.
Immediata la presa di posizione del presidente regionale dell’ordine, Ottavio Lucarelli: «PORTE CHIUSE AL COMUNE DI SALERNO
stamattina – ieri per chi legge, ndr -i giornalisti hanno avuto la sorpresa di trovare chiuso il portone di Palazzo di Città a Salerno in occasione dell’insediamento della giunta comunale. Una scelta inspiegabile. “Ordini superiori”. Il Municipio di Salerno è stato infatti sempre aperto ai giornalisti. Qual è il motivo di questo dietrofront che penalizza la stampa e l’opinione pubblica ?’ Inevitabile il collegamento con l’inchiesta che vede coinvolti il Comune e le cooperative sociali. Ma il problema non si risolve sbarrando il portone».
Questa mattina, invece, il Comune non ha consentito la conferenza stampa “Salerno classica” prima edizione, 23 ottobre-18 dicembre.
«A causa di decisione assunte dall’amministrazione comunale di Salerno la conferenza stampa di questa mattina, per la presentazione di Salerno Classica si terrà sempre alle ore 10, al bar Umberto in via Roma», aveva annunciato la collega Monica De Santis.
Dopo la presentazione del cartellone firmato da Luigi Lamberti e Francesco D’Arcangelo e Paolo Francese un comunicato stampa.
«Palazzo di Città negato alla dirigenza, ai musicisti e ai giornalisti. Amara sorpresa quella di vedersi chiuse le porte del Palazzo Municipale, irrispettosamente, per la presentazione di un evento che debutta in città, una rassegna musicale che nulla ha a che vedere con gli strascichi post-elettorali, che incombono sull’amministrazione. Conferenza vietata a solo venti minuti dal suo inizio e che ha trovato immediata ospitalità nella sala interna di uno storico caffè cittadino».
LA SINDROME DI TAFAZZI
Ennesimo autogol, quindi, del Comune di Salerno che ricorda la sindrome di Tafazzi. Non si capisce la strategia di fondo, ma certo l’effetto negativo ricorda più pratiche masochistiche che la prudenza. Peggio non rispondere che dare qualsiasi risposta, lo sanno tutti, forse dovrebbero ricordare al Comune di Salerno.
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