“Calore”, per riabituarsi a sentire il mondo dentro di noi e attorno a noi

Un progetto musicale e di artigianato creativo del musicista Vittorio Nicoletti Altimari, della rustprint artist Angela Ricciardi e del graphic design Salvio Cozzolino, un ponte tra ieri e domani, per riscoprire se stessi e l’altro

Il calore è forse l’elemento della vita di ognuno che più di ogni altro è mancato durante il periodo pandemico. Il calore della natura da ammirare liberamente. Il calore dei rapporti umani, affidati a fredde scatole telefoniche e a computer per aggrapparsi quasi a un’idea che alla realtà. Il calore del pensiero, del confronto, degradato ad esasperazione, rissa, violenza verbale, presunzione di possedere l’idea giusta. Il calore del ricordo che costituisce te stesso e dell’aprirsi alla novità. Il calore dello stare insieme dove l’altro è una ricchezza e non un estraneo. Il calore dell’abbandonarsi per ritrovarsi e forse riscoprirsi e riscoprire.
Per recuperare questo calore, proprio durante il periodo pandemico, è iniziato un progetto a suo nome, Calore, appunto, sostenuto e prodotto in maniera totalmente indipendente da un piccolo gruppo di lavoro, «che crede nei poteri magici della musica, mettendo a disposizione le proprie competenze professionali e dando vita ad una piccola chicca di musica italiana».
Un album del maestro Vittorio Nicoletti Altimari di musica strumentale di sola chitarra acustica. Un progetto musicale ma fonde le note con altre forme di espressione artistica, aperte anche alle nuove frontiere dell’informativa, riuscendo a creare un’atmosfera di “caldo”, di umanità di rilassamento, di piacere, di benessere. Tanto un accompagnamento alla propria giornata tanto uno strumento di liberazione dalle proprie paure e dalla proiezione dentro di sé, dimenticando l’altro. Atmosfere che creano un ambiente dove si avverte chiaramente che l’inclusione di generi diversi è una strada per il vivere quotidiano.
Nicoletti Altimari utilizza una chitarra del 1969 di Calace, liuteria napoletana che costruisce uno speciale tipo di questo strumento per “posteggiatori”, con caratteristiche intermedie tra acustica e classica e che permette di montare corde d’acciaio, anch’esse napoletane (Galli Strings), per produrre frequenze più acute.
L’ambiente visivo entro il quale è stata riconosciuta l’atmosfera in cui porta l’ascolto di Calore è il rust print, un artwork realizzato con la ruggine, che imprime sfumature “solari” sulla carta, opera di Angela Ricciardi, artista forse unica nel suo modo di intendere questo tipo di arte, riuscendo a elaborare opere sulla base sulle sue poliedriche esperienze e una sensibilità profonda e che non teme né rincorre il “diversamente”.

PER ASCOLTARLO
http://www.caloremusicale.it/epk/
NOTE
Produzione
L’album è stato realizzato in maniera autonoma ed indipendente da un gruppo di lavoro, Calore Musicale, formato da:
Vittorio Nicoletti Altimari
compositore ed esecutore di tutti i brani; Mix e Mastering; Project Manager
Angela Ricciardi
Content Creator, Rustprint Artist, Project Manager
Salvio Cozzolino (www.salviocozzolino.com)
Video Recording/Editing, Graphic Design, Project Manager
Il gruppo ha deciso di investire parte del proprio tempo mettendo a disposizione le proprie skills per raggiungere un obiettivo comune molto sentito: la diffusione della musica, propriamente detta.
Al fine di dare un impulso in più alla libera circolazione dei brani, si è deciso di lasciare l’album disponibile gratuitamente per il download e lo streaming a scopo creativo e ricreativo.
Calore musicale si è anche unito al progetto di Yardman per l’uscita del suo ultimo album: Sooner or Later

Artwork
Calore è anche un incontro tra musica e artigianato creativo.
L’ambiente visivo entro il quale è stata riconosciuta l’atmosfera in cui ci porta l’ascolto di Calore è il rust print, realizzati a livello amatoriale da Angela Ricciardi, ovvero disegni fatti con una tecnica, appresa direttamente dall’artista Mariana Oliveira, che utilizza i metalli ossidati per imprimere la ruggine, attraverso un liquido corrosivo (acqua o aceto), nelle fibre della carta o del tessuto, creando sfumature di quel colore tipico del ferro, che sembrano prendere vita a sé.
Anche qui entra in gioco la semplicità; un solo colore che si sovrappone a sé stesso con gradazioni diverse, creando trame sempre originali.

Strumento musicale
La chitarra utilizzata per registrare Calore è una Calace del 1969 (calace.it).
Raffale Calace è un liutaio napoletano che ha realizzato una chitarra speciale dedicata ai “posteggiatori” (musicisti che si esibiscono nei ristoranti napoletani dedicando canzoni classiche ai commensali). Proprio per superare il rumore di fondo delle sale affollate, questi strumenti hanno una cassa di risonanza più grande della tipica chitarra “classica” e possono montare corde di acciaio che tipicamente producono frequenze più acute.
Il risultato è un ibrido tra la classica ed acustica, facile da imbracciare anche in piedi, e con una proiezione sonora notevole.
Le corde provengono da una fabbrica storica napoletana la “Galli Strings” (https://www.gallistrings.com). In particolare è stata scelta la serie Gipsy, che presenta una tensione più delicata delle tipiche corde di acciaio per chitarra acustica. Il motivo principale è quello di non stressare troppo il ponticello che è comunque incollato al piano della chitarra. Per ulteriore sicurezza è stato montato un tail piece o tendicorde per scaricare ulteriormente la tensione lontano dal ponticello.
Inoltre con una cordiera nuova, si riesce ad ottenere il massimo delle armoniche dalle corde. Il suono ne risulta brillante e dinamico, con un buon equilibrio tra basse ed alte frequenze. Magico negli armonici naturali e derivati con grande sustain e definizione.

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