Napoli e provincia. Lavoro, sicurezza e “sommerso”, scattano sanzioni e denunce

Servizi a largo spettro per i carabinieri del comando provinciale di Napoli che insieme a quelli del Nucleo ispettorato del lavoro hanno effettuato mirati controlli volti alla verifica del rispetto delle norme sul lavoro

Nel quartiere Vomero i carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Napoli insieme a quelli della locale stazione hanno denunciato a piede libero l’amministratrice unica di una ditta edile. I carabinieri hanno accertato che la donna aveva omesso di redigere il previsto piano operativo della sicurezza del cantiere di via simone martini. La sanzione è di quasi 8mila euro.

A Carbonara di Nola i militari dell’arma hanno controllato un cantiere edile di via Sorrentino. Denunciati a piede libero per inosservanza del testo unico per la sicurezza sul lavoro il presidente del consiglio di amministrazione della società e il titolare della ditta.

I carabinieri hanno accertato che i 2 imprenditori – in qualità di responsabili – non hanno rispettato le norme previste in materia di sicurezza e formazione sul lavoro impiegando 4 lavoratori in nero. Elevate sanzioni penali e amministrative per un importo complessivo di 80mila euro. Le attività sono state sospese.

A San Gennaro Vesuviano, invece, i carabinieri della locale stazione insieme ai militari del NIL di Napoli hanno denunciato il titolare di un opificio a via nuova saviano. 7 i lavoratori irregolari trovati all’interno dell’azienda che non avevano frequentato alcun corso di formazione visto che on erano stati mai assunti. Sanzioni per 131mila euro. L’attività è stata sospesa e l’opificio sequestrato.

A Castello di Cisterna – sempre nell’ambito dei servizi volti al contrasto del lavoro sommerso – i militari hanno denunciato in stato di libertà il socio accomandatario di un esercizio commerciale a via cosimo miccoli. I carabinieri hanno trovato 4 lavoratori in nero. I militari della locale compagnia hanno poi controllato altri 2 bar. Prima al corso Vittorio Emanuele e poi a Pomigliano in via Miccoli. Elevate sanzioni per un importo complessivo di 31mila euro.

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