Al via la raccolta firme nell’Agro nocerino ed in provincia di Salerno
I cittadini potranno firmare al Comune di Nocera Inferiore (sede distaccata di via Libroia) e al Comune di Salerno, in orari di apertura al pubblico, per il referendum abrogativo delle disposizioni legislative in materia di Green Pass.
Si tratta del primo referendum ideato, organizzato e promosso da studenti universitari e da comuni cittadini. Tra i promotori, l’avvocato salernitano Olga Milanese, Luca Marini, Paolo Sceusa, Maddalena Loy, Valeria Ballarati, Maria Rosa Verardi, Francesco Servadio, Federico Servadio, Antonio Cavallo, Federico Blandi, Ilaria Zellini, Julieta Quintero e Marco Benincasa.
La richiesta di referendum abrogativo e i quesiti referendari sono pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 223 del 17 settembre 2021. L’impegno dei promotori è sostenuto da un Comitato organizzativo e da un Comitato di Garanti.
Il Comitato organizzativo è costituito dall’avvocato Olga Milanese del Foro di Salerno, dal professor Luca Marini docente di diritto internazionale alla Sapienza di Roma, già vice presidente del Comitato Nazionale per la Bioetica e dal professor Francesco Benozzo docente di filologia romanza all’Università di Bologna e responsabile scientifico di centri di ricerca internazionali di antropologia, linguistica e consapevolezza civica.
Il Comitato dei Garanti è invece costituito dal professor Paolo Sceusa presidente emerito di sezione della Corte di Cassazione e fondatore della Scuola superiore di diritto e protezione dei minori, dal professor Ugo Mattei docente di diritto civile all’Università di Torino, dal dottor Carlo Freccero giornalista, già consigliere di amministrazione della Rai e dal professor Alberto Contri Past president della Fondazione Pubblicità Progresso e docente di comunicazione sociale. È possibile reperire tutte le informazioni relative all’iniziativa sul sito www.referendumnogreenpass.it.
Il Green Pass si legge sul sito, “costituisce un palese strumento di discriminazione che collide con i principi fondamentali del nostro ordinamento giuridico, considerati intangibili dalla Costituzione repubblicana”. Inoltre, “esclude dalla vita economica e sociale della nazione quei cittadini che sostengono convinzioni ed evidenze diverse da quelle imposte dal Governo. Per questo motivo, la normativa che istituisce il Green Pass si pone in netto contrasto con l’art. 3 della Costituzione, secondo cui “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
I promotori, sul portale dedicato, hanno evidenziato diversi aspetti, anche quelli legati alla campagna vaccinale e sul piano internazionale (Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 1948).
Rd