Una tradizione che supera anche le difficoltà legate alle limitazioni Covid e che vede Torre Annunziata rendere omaggio alla patrona
Tra culto, tradizione e devozione dei fedeli, oggi Torre Annunziata festeggia la Madonna della Neve, patrona e protettrice della città. Quando la fede si intreccia con la storia può creare qualcosa di straordinariamente suggestivo che perdura nel tempo, tra rievocazioni e quel sentimento collettivo che la religione è in grado di richiamare. È il caso di questa importante celebrazione che, ogni anno, ripercorre la storia e riaccende la memoria.
Oggi infatti è un giorno speciale per la città di Torre Annunziata che ogni 5 agosto (festa patronale) si appresta a festeggiare la Madonna della Neve, patrona e protettrice della città, verso la quale i torresi (e non solo) sono molto devoti. In realtà, sono due le ricorrenze, durante l’anno, che la città di Torre Annunziata dedica alla celebrazione della Madonna della Neve: il 22 ottobre (festa votiva) e il 5 agosto (festa patronale).
Se il 22 ottobre è la festa votiva, oggi – 5 agosto – è la ricorrenza del ritrovamento dell’icona della Madonna bruna con bambino tra le reti dei pescatori nelle acque di Rovigliano (al confine con Castellammare di Stabia), un fatto che avrebbe segnato l’inizio di questa suggestiva celebrazione che, da allora, è entrata a far parte della storia del popolo di Torre Annunziata con tanta devozione.
La storia del quadro della Madonna della Neve racconta che intorno al quattordicesimo secolo, nelle reti di alcuni pescatori di Torre Annunziata restò impigliata una cassa contenente un busto di terracotta dalla pelle scura che rappresentava una Madonna bruna con bambino, realizzata in uno stile che rimandava a quello orientale e senza alcuna iscrizione. Il ritrovamento accadde il 5 agosto, lo stesso giorno che nel 352 aveva visto compiersi il celebre miracolo della neve a Roma e della fondazione della chiesa di Santa Maria Maggiore. Da qui l’icona ritrovata prende il nome della Madonna della Neve che fu subito esposta alla venerazione nella chiesa dell’Annunziata.
Copertina di Vincenzo Marasco, la rievocazione del ritrovamento della sacra immagine.
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