Castel San Giorgio, un drappo blu per manifestare vicinanza alle donne afgane

In previsione iniziative anche di aiuto concreto

Un drappo blu perché si ascolti quel grido di dolore che arriva dalle tante donne afgane abbandonate dall’Occidente al loro triste destino. E’ questo un primo segno che tanti comuni d’Italia stanno adottando per testimoniare la vicinanza alle donne dell’Afghanistan, costrette a rimanere nel loro paese sotto il regime dei talebani.

Il Comune di Castel San Giorgio ha aderito all’iniziativa, grazie all’impegno personale della sindaca Paola Lanzara e dell’assessore alle pari opportunità Giustina Galluzzo. Un impegno morale, di testimonianza, ma che andrà oltre. Sono in cantiere, infatti, aiuti concreti per assistere donne e in generale i rifugiati afgani che sono arrivati in Italia e, appena si troverà il modo per farlo, anche nel loro Paese o negli stati confinanti.

“La nostra amministrazione comunale è sensibile al tema, quanto mai attuale, delle donne afghane che hanno portato alla ribalta il dramma che queste ultime vivono, ridotte alla mercé di una cultura arcaica, retrograda e maschilista, che le ha ridotte a mero oggetto – ha ricordato l’assessore Galluzzo -. Tutto questo senza il minimo rispetto di quanto stabilito dalla Convenzione dei diritti dell’uomo del 1948”.

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