Sito di compostaggio a Fisciano, chiesto il rinvio a giudizio per 13 persone

Nel marzo scorso il primo provvedimento con il sequestro di fondi

Chiesto il rinvio a giudizio per gli indagati nell’inchiesta sul sito di compostaggio di Fisciano. Il pm Roberto Lenza ha chiesto che vengano giudicati Vincenzo Sessa, sindaco di Fisciano; i suoi assessori Anna D’Auria, Maria Grazia Farina, Antonio Pierri, Nicola Ruggiero e Giovanni Scafuri; il presidente della Fisciano Sviluppo, Andrea Pirone. Per il pm Lenza dovranno essere giudicati anche Pio Masucci e Giuseppe Vertullo, tecnici del Comune di Fisciano, e di Alessandro Scovotto, anch’egli incaricato di redigere il progetto preliminare. Chiesto il giudizio anche per tre tecnici della Regione Campania, Marina Scala, Paolo Tolentino e Mauro Vincenti.

LA VICENDA
La procura di Nocera ha ricostruito la vicenda, ritenendo che il sito di compostaggio sia stato previsto in una zona diversa rispetto a quella riportata dalla documentazione cartografica.

[leggianche]

IL SEQUESTRO
A marzo scorso, la Procura aveva ottenuto il sequestro di circa due milioni di euro, la somma ricevuta dal Comune di Fisciano da parte della Regione Campania che il Comune di Fisciano aveva avuto dalla Regione Campania. Un finanziamento girato in parte alla «Fisciano Sviluppo», società dello stesso Comune. Il tribunale del Riesame, però, aveva riformato il provvedimento del Gip del tribunale di Nocera Inferiore, annullando il sequestro a carico del del Comune e confermando quello alla Fisciano Sviluppo.

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