Il Sindaco nasconde le proprie responsabilità dietro l’emergenza Covid

Il bilancio preventivo non approvato nei termini e il disavanzo di 12 milioni di euro è dovuto soprattutto a sei anni di gestione approssimativa e sciagurata

​Uno scarno comunicato del Comune di Cava de’ Tirreni ha annunciato che venerdì 30 luglio la Giunta Comunale ha approvato, quasi all’ultimo momento (il termine, già prorogato, scade infatti oggi), lo schema di bilancio consolidato 2020 da sottoporre successivamente al Consiglio Comunale. Se lo schema non fosse stato approvato entro il 31 luglio, ne sarebbe derivato l’automatico scioglimento del Consiglio Comunale.

Il comunicato cerca di nascondere pudicamente la gravità di un altro fatto, e cioè che non è stato invece approvato lo schema di bilancio preventivo, che pure avrebbe dovuto essere approntato sempre entro il 31 luglio. In questo caso (lo dice il comunicato stesso), la Giunta si affida alla benevolenza del Prefetto il quale, secondo quanto prevede il T.U.E.L., dovrebbe assegnare un termine di 20 giorni per procedere alla presentazione dello schema di previsione. Con queste omissioni e con queste approvazioni in “zona Cesarini”, l’Amministrazione dimostra sempre più di navigare a vista, senza una direzione e senza alcuna capacità di gestione: l’unico scopo è la conservazione del potere e degli incarichi. Ma dal comunicato si è appreso un ulteriore dato preoccupante, e cioè che il disavanzo comunale si attesta a 12 milioni di euro.

Non è né giusto né corretto dare tutta la colpa al Covid, che, secondo il Sindaco, avrebbe ridotto le entrate comunali. Non è pensabile che la sola contrazione delle entrate, dovuta all’emergenza sanitaria, abbia potuto portare ad un disavanzo del genere, tanto più se si considera che, anche negli ultimi Consigli Comunali, il responsabile del settore aveva tenuto un atteggiamento rassicurante sul punto. Come i dati dimostreranno, il disavanzo è dovuto in massima parte ai sei anni di gestione approssimativa e sciagurata del Sindaco e dei suoi collaboratori e alle spese fatte per assicurarsi la rielezione. I colloqui con il Prefetto e gli aiuti dello Stato non serviranno a mascherare la verità. In ogni caso, già lunedì mattina i gruppi di opposizione scriveranno al Prefetto di Salerno chiedendogli di non limitarsi a prendere un caffè con il Sindaco, ma di attivare immediatamente le procedure di legge.

​I gruppi consiliari di – La Fratellanza, Siamo Cavesi, Fratelli D’Italia e Forza Italia

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