Pagani, reclamo di Palazzo San Carlo per la vendita degli alloggi Iacp

Incarico all’Avvocatura dell’ente comunale

Continua la battaglia del Comune a tutela degli occupanti degli alloggi popolari Iacp per evitare che le abitazioni vengano vendute all’asta a settembre. Infatti, sulla scia di tale intenzione, il settore avvocatura di Palazzo San Carlo, è stato incaricato di produrre reclamo contro il provvedimento del 21 giugno scorso relativo alla procedura esecutiva immobiliare instaurata dalla Banca nazionale del lavoro e avviata dal giudice dell’esecuzione.

È l’ennesimo tentativo che l’amministrazione De Prisco mette in campo per tutelare i proprietari dei circa 50 alloggi Iacp, di via Leopardi, via De Gasperi e via Taurania. Sarà l’avvocato Giuseppe Serretiello, responsabile del settore Avvocatura, a rappresentare e difendere gli interessi dell’ente nel reclamo da promuovere dinanzi al Tribunale di Nocera Inferiore avverso al provvedimento del 21 giugno. Va detto che, gli occupanti degli alloggi Iacp, potranno nella vendita all’asta far prevalere il diritto di prelazione, richiesto dall’avvocato Luana Giammetta.

La storia degli alloggi popolari Iacp nasce nel 2000, in seguito ad un preacquisto e proseguita successivamente con la consegna delle abitazioni. In tutto questo, il fallimento di Iacp Futura e l’intervento della Banca nazionale del lavoro, oggi promotrice della procedura.

Al di là del reclamo di Palazzo San Carlo, ciò che al momento tutela i proprietari, è il diritto di prelazione che “dovrà consistere nella produzione della delibera della Regione Campania di riconoscimento della concessione di un contributo regionale per l’acquisto dell’alloggio in ordine al quale intenda esercitare il diritto;

del contratto preliminare dallo stesso stipulato con data certa opponibile; del verbale di immissione nel possesso dell’unità abitativa in ordine alla quale intende esercitare il diritto di prelazione;

della documentazione attestante l’attuale disponibilità dell’immobile in ordine alla quale intende esercitare il diritto di prelazione, occupato attualmente come abitazione principale con il proprio nucleo familiare;

di documentazione attestante l’assenza di proprietà di altro alloggio adeguato alle proprie necessità abitative e l’assenza di assegnazione di altro alloggio popolare”.

Inoltre, sembra che l’amministrazione comunale sia intenzionata ad intraprendere anche un accordo transattivo con la Banca nazionale del lavoro, in modo da far acquistare le case direttamente ai proprietari.

loading ads