La certificazione verde non convince il medico paganese
Il Green Pass non convince il noto medico di Pagani Gerardo Torre. Pioniere della medicina itinerante, il dottore Torre torna a parlare del Covid-19, stavolta della certificazione verde, che dovrebbe garantire per i possessori la circolazione da e per tutti i Paesi dell’Unione europea e dell’area Schengen, nonché l’accesso in esercizi commerciali al chiuso, tipo bar, ristoranti, ecc.
Proprio su quest’ultimo aspetto, sorgono i dubbi del medico paganese, che pone dei quesiti specifici. “Chi ha deciso che i vaccinati con green pass non possano essere veicolo di infezione virale (specie le varianti)? Per questo motivo, chi decidesse di prendere un caffè o un gelato al bar, dovrebbe esibire anche e sempre un tampone delle 24 ore, negativo”, ha sottolineato Torre.
E poi, ha aggiunto: “Chi sarà sicuro che gli ambienti, le strutture siano sempre sterilizzate e gli operatori e i proprietari siano vaccinati e costantemente tamponati?”. In sintesi, il dottore Torre, evidenzia che una persona vaccinata può comunque essere contagiata, evenienza già capitata ad esempio al neurochirurgo dell’ospedale di Nocera Inferiore, risultato positivo al Covid-19, nonostante fosse vaccinato.
Quindi, i vaccinati, pur ottenendo il Green Pass, secondo Torre, non avrebbero la garanzia di non infettarsi. Sostanzialmente il concetto è questo, ecco perché per il camice bianco, ci sono forti perplessità e dubbi sull’utilizzo della certificazione verde.
Rd