Nell’indagine nomi noti anche dell’imprenditoria campana
Il pm Roberto Penna della procura di Salerno indagato per aver passato a un imprenditore notizie su cui stava dirigendo un’inchiesta e avrebbe dato a un consorzio di imprese indicazioni utili (compresi contatti in prefettura) circa le interdittive antimafia. In cambio di questi ultimi presunti favori, un’avvocatessa, legata sentimentalmente al magistrato salernitano, avrebbe ricevuto incarichi professionali. E’ questo il perimetro dell’inchiesta della procura napoletana che assieme ai Ros di Napoli e Salerno sta indagando su una vicenda spinosa, per la quale il pm Penna si è detto subito disponibile a fornire i chiarimenti dovuti.
GLI INDAGATI
L’indagine della magistratura salernitana riguarda ipotesi di corruzione in atti giudiziari, traffico di influenze e rivelazione di atti coperti da segreto istruttorio. Come ha ricostruito Leandro Del Gaudio su Il Mattino, indagati nell’inchiesta partenopea sono anche gli imprenditori Eugenio Rainone originario di Sarno, uno dei maggiori del settore edile e non solo della provincia di Salerno, e Umberto Inverso. A finire sott’inchiesta sarebbe stato anche il generale in pensione Fabrizio Lisi della Guardia di finanza, l’imprenditore vesuviano Francesco Vorro (imprenditore vesuviano) e l’avvocato Maria Gabriella Gallevi, legata sentimentalmente al pm Penna.
L’INCHIESTA
Essendo necessario effettuare dei riscontri alle ipotesi di accusa è stato necessario effettuare delle perquisizioni ad alcuni degli indagati. Nelle prossime ore la vicenda potrà essere più chiara anche con la presa di posizione delle difese degli indagati. A finire al centro delle indagini sarebbe stato un colloquio tra Penna e un indagato, durante il quale, il magistrato avrebbe fornito elementi dell’indagine che stava conducendo al suo interlocutore. Penna, occupandosi di abusi edilizi e reati ambientali alla procura di Salerno, le informazioni che potrebbero essere state rivelate, ancora coperte da segreto istruttorio, riguarderebbero questo settore.
Al centro delle indagini anche il consorzio edile “Rese Arch”, composto da 93 aziende, in merito a questa tranche investigativa ci sono da chiarire punti di contatto tra Penna, alcuni funzionari della Prefettura di Salerno ed alcuni incarichi professionali che sarebbero stati affidati dal consorzio alla avvocatessa Gallevi.
Il pm Penna è uno dei magistrati impegnati storicamente alla procura di Salerno sempre nel settore ambientale, abusi edilizi e pubblica amministrazione. Il suo nome è legato anche a sequestri e indagini importanti. La notizia del suo nome finito sul registro degli indagati, seppur per un atto dovuto come per tutti gli altri indagati di questa inchiesta, ha fatto subito il giro della città. L’indagine è all’inizio e, come in altro casi, non bisogna ricorrere a facili conclusioni ed attendere la fine dell’inchiesta.