Un grande evento per l’economia non solo per il capoluogo ma anche per comuni limitrofi. Importanti novità per la protezione civile
Il raduno dell’Associazione nazionale carabinieri che doveva essere svolto a Salerno per il 2020 e rinviato causa Covid si terrà il prossimo anno. Un’importante manifestazione che porterà in città anche 100mila partecipanti da tutta Italia e dall’estero, carabinieri in congedo ma anche simpatizzanti dell’Arma. Per Salerno sarebbe il primo grande evento pandemia, sempre che la situazione del Sars Cov 2 sarà sotto controllo, e che promette molte più persone di due precedenti eventi del genere, il raduno dei bersaglieri e quello dei marinai d’Italia.
IL NUOVO COORDINAMENTO PROVINCIALE
Il raduno è uno degli obiettivi del coordinatore provinciale, maggiore della riserva Massimo Santaniello, appena eletto. Un lavoro che vede impegnati associazioni locali ma anche il livello regionale e nazionale dell’Anc.
I GRUPPI DI PROTEZIONE CIVILE
Il maggiore Santaniello, fino ad aprile al comando della Radiomobile del reparto territoriale di Nocera Inferiore, ma per anni responsabile della sezione di polizia giudiziaria dei carabinieri alla procura nocerina, sta lavorando a costituire il gruppo della protezione civile dell’Anc della provincia di Salerno. I gruppi, che avranno un coordinamento provinciale che si riferisce a quello regionale, con il generale Domenico Cagnazzo, e nazionale e avrà distaccamenti nelle singole sedi dell’Anc, agirà in collaborazione con i comandi territoriali dell’Arma. «I gruppi di protezione civile – afferma il maggiore Santaniello – saranno l’occasione per non disperdere le esperienze e le competenze in vari settori e continuare a metterle a disposizione della società. Assoceremo anche tanti simpatizzanti, specie i giovani, che voglio dare una mano alla popolazione». Ci sono poi tanti che hanno svolto il servizio militare nei carabinieri e che oggi sono professionisti in vari campi, e che possono apportare le loro esperienze nell’aiuto degli altri.
LA FORMAZIONE
Il maggiore ha, però, sottolineato: «Organizzeremo gruppi qualificati di volontari. Grazie al supporto dei presidenti delle varie sezioni dell’Anc di tutta la provincia organizzeremo corsi specifici di preparazione in diversi settori in modo tale che la volontà di aiutare gli altri non sia mai disgiunta dal saper fare quello che si offre come proprio impegno».