Aveva chiesto ed ottenuto somme da un imprenditore in cambio di ‘favori’ nella gestione della procedura
Disposti gli arresti domiciliari per un custode giudiziario del tribunale di Nocera Inferiore. Il professionista nocerino, C.R. le iniziali, aveva inoltrato ricorso dopo la decisione del tribunale del Riesame che, accogliendo l’appello della Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, aveva applicato per l’indagato gli arresti domiciliari. La vicenda risale al mese di febbraio, quando la Guardia di Finanza del comando provinciale di Salerno, ha eseguito nei confronti dell’avvocato di Nocera Superiore il fermo indiziato di delitto per il reato di concussione e turbata libertà degli incanti.
In pratica, come spiegato dalla procura nocerina, l’uomo, nella sua funzione di custode giudiziario nell’ambito di una procedura esecutiva immobiliare accesa presso il tribunale civile di Nocera Inferiore, aveva richiesto ed ottenuto somme di denaro ad un imprenditore edile esecutato in cambio di “favori” nella gestione della procedura. Il fatto, invece, secondo il giudice per le indagini preliminari, non assumeva i crismi della colpevolezza. Tant’è che lo stesso ha rigettato la richiesta di misura cautelare per la ritenuta carenza di gravi indizi di colpevolezza, avverso la quale la procura della Repubblica di Nocera Inferiore adiva il tribunale del Riesame di Salerno.
Quest’ultimo, ha accolto l’appello della procura nocerina, ed ha applicato all’indagato la misura cautelare degli arresti domiciliari. Il custode giudiziario, in virtù di tale decisione, ha proposto ricorso in Cassazione. La Suprema Corte si è espressa e, sposando le risultanze della pregressa attività investigativa svolta, ha dichiarato inammissibile il ricorso, disponendo che l’indagato venisse sottoposto alla misura della custodia cautelare agli arresti domiciliari. Per tale decisione, stamattina i militari del Nucleo di Polizia Economico – Finanziario di Salerno, hanno dato esecuzione al provvedimento in parola, sottoponendolo alla misura cautelare di cui era destinatario.