Un nuovo strumento contro la Covid 19 basato su una tecnologia diversa dalle due diverse applicate finora. Ma il mercato non fa sconti
Risultati importanti con un nuovo vaccino contro il Sars Civ 2, dalla metodologia già conosciuta e diversa dagli altri prodotti in commercio. È il Novavax, frutto della produzione di una piccola azienda americana. L’impresa farmaceutica ha annunciato i risultati dei trial del suo vaccino contro il Covid-19, dopo uno studio realizzato negli Stati Uniti e in Messico su 29.960 persone anche in merito alle varianti.
I RISULTATI
Il NVX-CoV2373, nome del vaccino della Novavax, si è dimostrato efficace complessiva del 90,4%, esattamente come i Pfizer-BioNTech e Moderna, e superiore al vaccino a singola dose di Johnson & Johnson. Il vaccino si è dimostrato sicuro e totalmente efficace anche nei pazienti considerati “ad alto rischio”. Il NVX-CoV2373 si e’ dimostrato efficace al 93 per cento contro le principali varianti del virus che oggi circolano e per il 91 per cento efficace nei soggetti ad alto rischio.
“COME È FATTO”
Il NVX-CoV2373 è basato su proteine di nanoparticelle ricombinanti. Il suo vaccino funziona iniettando direttamente nel corpo la spike (la punta della corona) del coronavirus, prodotta in laboratorio: un metodo più tradizionale, simile al vaccino contro l’influenza. Quindi è diverso dai “colleghi” mRna (Pfizer e Moderna) e a vettori virali (Astrazeneca e Johnson&Johnson)
IL RITARDO
In un mercato già occupato da Pfizer e Moderna, Novovax rischia di arrivare in ritardo rispetto ai concorrenti, soprattutto negli Usa. La ditta del Maryland, come ha annunciato l’amministratore delegato Stanley C. Erck, presenterà a luglio richiesta di autorizzazione in diversi paesi, tra cui Regno Unito, India, Corea del Sud e Unione europea. Potrebbe aspettare settembre per chiedere il via libera dalla Food and Drug Administration (Fda) che pare non sia convinta nel dare l’autorizzazione di emergenza ma quella con procedura ordinaria. L’azienda ha ricevuto un contratto da 1,6 miliardi di dollari per 100 milioni di dosi future da parte del governo Trump, praticamente a scatola chiusa e senza esperienza specifica pregressa nei vaccini negli ultimi 30 anni, da qui anche una sorta di clima non favorevole.
LA PRODUZIONE
Novavax ha già decine di milioni di dosi e prevede di incrementare la produzione per arrivare a 100 milioni di dosi al mese entro la fine di settembre e 150 milioni di dosi al mese entro la fine del quarto trimestre del 2021. Novavax in India ha collaborato con il Serum Institute e in Corea del Sud, SK Biosciences; ha raggiunto un accordo con Gavi, la Vaccine Alliance, per 1,1 miliardi di dosi ai paesi economicamente svantaggiati.