Ennesima prova che il comprensorio a nord di Salerno, pur essendo il motore economico della provincia, politicamente non conta nulla. La situazione politica, le tante chiacchiere
Ieri mattina i sindaci di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, e Nocera Superiore, Giovanni Maria Cuofano, assieme al consigliere comunale Vincenzo Stile, hanno incontrato il direttore dell’ospedale Umberto I per sottolineare, ancora una volta, la vicinanza della politica locale alle classe medica e infermieristica del presidio sanitario, offesa dalle violenze di un paziente e di alcuni familiari. Violenze che elevare a dignità di sistema è eccessivo. Il problema vero, come i due sindaci hanno sottolineato, è la carenza di medici e di altre figure professionali in quello che è l’ospedale che è di fatto l’unica grande struttura sanitaria dell’Agro nocerino ma che serve anche la Valle dell’Irno e, soprattutto, il Vesuviano. Si è chiesto l’intervento del bravo direttore generale dell’Asl Salerno, Mario Iervolino, ma alla fine ancora nulla è stato fatto. Ma qui il problema è un altro. L’Agro non conta niente politicamente. I sindaci dei comuni alzano la voce, cercano di difendere il loro territorio. E’ inutile prendersi in giro, neanche con la pandemia è cambiato nulla. A Salerno, e molti dei Deluchiani (si badi ben non il Pd in quanto tale) incarnano spesso la volontà che l’Agro nocerino non debba contare nulla.
ANNI DI CHIACCHIERE
Sembra di ieri la presentazione di un piano dedicato all’Agro nocerino fatta in un incontro a Pagani, presente il Governatore De Luca. Grandi promesse, già prima della pandemia. Risultati dalla Regione: chiacchiere! Solo chiacchiere. Sembra di ieri, il convegno organizzato all’Umberto I sulla sanità nell’Agro: grandi promesse di interventi per personale e attrezzature. Risultati dalla Regione: chiacchiere! Solo chiacchiere.
E poi convegni, incontri, dibattiti, proposte per le aree industriali, viabilità, trasporti, rifiuti. Risultati dalla Regione: chiacchiere! Solo chiacchiere.
Stazione ferroviaria a Nocera-Pagani?
No, non può averla più importante di Nocera, meglio farla a Striano o a Baronissi, con buona pace della logica. Certo si dirà dei finanziamenti per le fogne a Nocera Inferiore, opera che del resto serve alla città e soprattutto alla vasta area a valle, specie al golfo di Napoli. Non sono mancati gli interventi anche all’Umberto I e in altri ospedali, ovviamente, ma cose minime rispetto a quanto necessario.
LA LOTTA ALLA PANDEMIA
Per comprendere quanto l’Agro nocerino pesi politicamente basta vedere cosa è accaduto con la pandemia. L’Agro ha avuto numeri doppi di infetti da Sars Cov 2 rispetto a tutte le altre zone della provincia di Salerno, alle volte anche triple, tra le più alte della Campania, e con un tributo di sangue notevole. Gli ospedali dell’Agro (Nocera, Scafati e Sarno in particolare, meno quello di Pagani) hanno subito il contraccolpo della pesante pressione da Covid che veniva anche dal Napoletano.
A Scafati c’è stato il primo e il maggiore centro Covid della provincia di Salerno e per alcune mesi uno dei pochissimi della Campania. Ma i tamponi molecolari si dovevano analizzare a Salerno e a Eboli, dove c’era un minor impatto del coronavirus. Il macchinario per analizzare i test è stato acquistato con lo sforzo dei cittadini nocerini, arrivato solo a novembre 2020 e qui destinato, dopo una lotta di alcuni dirigenti dell’Asl perché qualcuno pensava di mandarlo altrove per rifilare uno meno performante all’Umberto I.
IL CENTROSINISTRA DELL’AGRO
I rappresentanti locali del centrosinistra e in particolare quelli del Pd che fanno? Ce ne sono pochi “puri”, sono più rappresentanti del cerchio magico deluchiano che del Partito democratico. I proconsoli a limite si limitano ad essere trade union per qualche pratichetta in Regione, ma oltre non fanno, per paura di inimicarsi il manovratore, anzi il gruppo oligarchico del manovratore. Stanno lì, parlano, discutono di politica, ma alla fine per sapere quale posizione prenderanno realmente bisogna attendere cosa ne pensi Salerno.
Per non parlare delle ultime operazione di sommatoria elettorale che si stanno facendo, specie a Nocera Inferiore, con passaggio anche dal centro destra. Non è un caso che nell’elettorato l’antipatia a livello umano prima che politico nei confronti di alcuni degli esponenti del centro sinistra stia aumentando.
IL CENTRODESTRA
Una forza, in verità, il centrosinistra a trazione Deluchiana ce l’ha: il centrodestra, specie a Nocera Inferiore, da anni e anni nell’elenco degli scomparsi di “Chi l’ha visto”.
I CIVICI
Gli esponenti dell’area civica in molti comuni sono un po’ come le anime in cerca di un conforto, a Nocera Inferiore lavorano per consolidarsi in gruppo, operazione che richiederebbe prima di tutto una presa di posizione personale e di rivendicazione di temi, così come non è. I civici dovrebbero comprendere che prima di trovare convergenze tra loro e con altre forze politiche, bisogna dimostrare di esistere e di lottare, sennò l’elettore neanche se ne accorge che esistono.
E IL MOVIMENTO CINQUE STELLE
Una pagina bianca, neanche le chiacchiere. Se non fosse per i diecimila comunicati di una parlamentare che interviene fra poco anche sulla prossima missione sulla luna, ci si accorgerebbe poco dell’esistenza dei pentastellati nell’Agro. È ora che i residenti dell’Agro recuperino la dignità di cittadini e imparino a pretendere ciò che è dovuto a questa area da almeno 40 anni territorio di shopping elettorale.