I consiglieri comunali Anna Rosa Sessa e Vincenzo Calce intervengono sul servizio idrico integrato dell’area sarnese-vesuviana e sulla possibilità di arrivare all’applicazione del Referendum del 2011
“Il 12 e 13 giugno 2011, con un apposito referendum, l’Italia diceva “no” alla gestione privatistica dell’acqua. Anche la nostra città, a furor di popolo, si esprimeva in tal senso. – hanno scritto in una nota i due consiglieri di minoranza – Dieci anni dopo è come se quel referendum non fosse mai esistito. I Governi che si sono succeduti alla guida della nazione non hanno mai dato seguito alla volontà popolare.
Anzi, in dieci anni, la situazione sembra essere peggiorata. La gestione privatistica dell’acqua, il bene più prezioso che ci sia, ha portato a bollette salatissime con costi di gestione esagerati che, ogni giorno, arrivano nelle case degli utenti. Da qui, intraprendiamo la nostra battaglia contro la gestione privatistica dell’acqua e contro le bollette esose della Gori. Oltre ad avviare con i nostri legali una class action, solleciteremo tutti i parlamentari del territorio a far sì che il Governo dia finalmente seguito al referendum del 2011”.