La dirigente del nautico di Salerno scrive al presidente della provincia Strianese per un intervento sulla sicurezza
La dirigente scolastica, Daniela Novi dell’istituto d’Istruzione Superiore Giovanni XXIII di Salerno Trasporti e Logistica già Nautico, ha scritto una lettera al presidente della Provincia, Michele Strianese, per chiedere di intervenire sulla statale 18, arteria stradale teatro di incidenti mortali. La missiva – come riportato da Il Quotidiano del Sud – è diventata, nel giro di poco tempo, una petizione, lanciata in rete da Emidio Ventre, docente nocerino del polo nautico salernitano. Sono due gli studenti del territorio, iscritti al nautico, che hanno perso la vita sul tratto stradale che collega Cava de’ Tirreni a Nocera Superiore.
“Mi sento ormai in dovere di scriverle poiché mi preme il desiderio di condividere con lei il turbinio di emozioni che ho provato più di tre anni fa e che, purtroppo, si è ripresentato a non molta distanza da oggi. – si legge nella missiva della dirigente scolastica – Scrivo in veste ufficiale, ma non le nego che davanti alla morte di due miei ragazzi nel giro di pochissimi anni, mi presento come cittadina, come donna, come figlia riunendo in questa lettera, o almeno sperando di riuscirci, le parole dei tanti genitori, fratelli, amici che hanno visto andar via tanti e tanti giovani nel fiore della loro vita”. Parole forti che indicano lo stato di amarezza per quanto accaduto.
“Come lei ben saprà meglio di me, – continua la lettera – la strada statale 18, più precisamente il tratto che interessa la zona tra Nocera Superiore e Cava di Tirreni è teatro di numerosi incidenti anche fatali come nel caso sia di Raffaele Rossi venuto a mancare il 15 aprile 2018 che di Manuel Kolaveri il 6 giugno 2021 dove, in entrambi gli incidenti, i due diciassettenni non sono stati gli unici a perdere la vita”. Morti, dovute ad una strada pericolosa, e rispetto alle quali si chiede di intervenire: “Come le dicevo in precedenza, molte sono le emozioni in questi casi che sopraggiungono, ma fra tutte la rabbia e l’impotenza prendono il sopravvento in quanto io, come tutti, non vorremmo mai ricevere notizie del genere. Insieme formiamo un unico grido quale basta. Basta all’ “indifferenza” ed è proprio per questo che le scrivo.
Non voglio più essere indifferente a questo dolore, ma più precisamente desidero che emozioni così forti non si provino più e che non si debbano versare lacrime sui corpi ormai inermi di giovani ragazzi, i quali hanno l’unica “colpa” di voler vivere a pieno la loro giovinezza”. La richiesta è semplice, e cioè, di porvi al più presto rimedio. “Non voglio di certo sostituirmi a Lei in alcun modo, ma i doveri che abbiamo nei confronti di una comunità, grande o piccola che sia, accomuna le nostre figure, i nostri lavori. – conclude la dirigente – Ciò che mi preme è che si prendano provvedimenti per quanto concerne le opere di miglioria della SS18, in modo da potenziarla dal punto di vista della sicurezza così da evitare che ci siano altri Raffaele, Manuel, Gaetano e tanti tanti altri.
Nonostante sia ormai a tutti nota la pericolosità del tratto di strada oggetto di discussione, spero che si trovi una soluzione che riduca i rischi provocati da manovre azzardate, installando autovelox, dissuasori di velocità, rifacimento del manto stradale che versa in condizioni pietose, segnaletica orizzontale e verticale ed ove possibile, uno spartitraffico da città così da evitare altro dolore invano. Quando si tratta di un tema delicato quale quello della sicurezza serve concretezza ed efficienza, per questo le chiedo, nei limiti del possibile, di attuare misure efficaci finalizzate al raggiungimento dell’obiettivo precedentemente argomentato”.