Nocera Inferiore, stabilizzazioni Piano di zona: la precisazione di Capaldo

Per il consigliere comunale: “La falsa scusa dell’azienda speciale. Sulle stabilizzazioni al pdz regna una grande confusione”

“Sembra che tutti o quasi siano d’accordo per le stabilizzazioni – ha affermato il consigliere dei Moderati – ma (in politica c’è sempre un ma) inizia a circolare qualche falsa notizia, più che altro strumentale. Secondo alcuni le stabilizzazioni non si possono fare senza la costituzione dell’azienda speciale, sostenendo che in convenzione (il nostro caso) le unità andrebbero a ricadere sul Comune capofila, nulla di più sbagliato”.

Secondo Ilario Capaldo la situazione è diversa: “Facciamo un po’ di chiarezza. L’art 6 del decreto legislativo 75 del 2017 ha introdotto il superamento del tradizionale concetto di dotazione organica che si sostanzia ora in un valore finanziario di spesa massima sostenibile sostenuto dalla vigente normativa come indicato nelle linee di indirizzo per la predisposizione dei piani dei fabbisogni di personale da parte delle pubbliche amministrazioni. I comuni per fare assunzioni hanno necessità di verificare una serie di parametri dovuti al contenimento della spesa del personale differenziati in base alla tipologia di ente ed alla situazione organizzativa e/o finanziaria. Tra le componenti da escludere per la spesa del personale vi sono quelle totalmente a carico di finanziamenti comunitari, ministeriali e regionali.

Le stabilizzazioni ricadono totalmente sul fondo povertà che è un fondo strutturale del ministero del lavoro e della Regione. Inoltre i comuni sottoposti a procedura di riequilibrio finanziario non necessitano di autorizzazione da parte della commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali per le assunzioni integralmente non finanziate dai comuni (nel nostro caso fondo povertà). Chi prende ad esempio il comune di Scafati all’epoca capofila è fuori gioco, l’art 6 del decreto legislativo n 75 è del 2017. Il comune di Lecce docet”.

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