Dieci strategie per il rilancio del turismo in Campania 

Luigi Snichelotto, presidente AssoMiMe, a margine della BMT: “Monitoraggio e pianificazione a medio/lungo termine, per ‘stabilizzare e delineare’ una crescita costante e progressiva dalla seconda metà del 2021. È indispensabile superare gli individualismi e stimolare il networking in ottica nazionale ed internazionale”

Dieci idee per il rilancio del turismo: un decalogo di linee programmatiche per la fase di re-start di un settore strategico per l’economia nazionale e del Mezzogiorno in particolare, presentato dal dottore Luigi Snichelotto, in occasione della ventiquattresima edizione della BMT – Borsa Mediterranea del Turismo che si è svolta dal 18 al 20 giugno 2021 presso la Mostra d’Oltremare a Napoli.

GLI ASSET STRATEGICI
Identificazione dei canali di flusso, servizi avanzati identificativi, strategia dei servizi avanzati, personalizzazione on demand, accoglienza specializzata, marketing e posizionamento di vendita, costo standard in coerenza internazionale, durata del soggiorno e politica degli sconti, affidabilità e reputazione, formazione & dedizione (ovvero qualità, accoglienza e decoro): sono questi i dieci asset evidenziati da Luigi Snichelotto, ospite della “tavola rotonda” organizzata dal presidente dell’A.B.B.A.C Agostino Ingenito, dal tema “Ospitalità alberghiera, cosa sta accadendo in Italia. Soluzioni sostenibili”.

LA VISION
La necessità, quindi, di una pianificazione a medio / lungo termine, che possa “stabilizzare e delineare” una crescita costante e progressiva del comparto tra i tre / cinque anni, a partire dalla seconda metà del 2021: è un’intensa relazione sulle possibili prospettive future del turismo, verso un’articolazione più efficace post-pandemia, quella condotta da Luigi Snichelotto, intervenuto nella veste di Presidente “AssoMiMe – Associazione Mezzogiorno Italia Mediterraneo Europa”, imprenditore di lungo corso del comparto turistico, in cui ha ricoperto nel tempo vari incarichi, tra i quali quelli di Presidente dell’Ente Bilaterale del Turismo Campano Napoli, Componente della Giunta Nazionale di Presidenza, del direttivo nazionale e Presidente Regionale Campania FIPE / Confcommercio.

“Il monitoraggio dei dati di settore e gli aspetti tecnici sono la base necessaria all’identificazione dello scenario contestuale, ma dobbiamo chiederci in termini di riflessione o strategici, cioè “filosofici”, da dove veniamo e dove siamo proiettati”, esordisce il presidente Snichelotto. “La pandemia ci ha messo di fronte ad una serie di aspetti esiziali ed essenziali – prosegue – Probabilmente dobbiamo ripensare alle prospettive del comparto turistico, ad un diverso e più efficace livellamento dei settori che costituiscono il flusso e l’offerta turistica nazionale, in una duplica connotazione: sia del mercato interno che rispetto all’agguerrita competizione internazionale perché, chiunque si occupi di monitoraggio delle attività istituzionali, italiane ed europee, in particolare negli ultimi 15 mesi di emergenza Covid, si renderà conto che noi tutti ci andiamo a fondere nella grande Europa. Deleghiamo grande forza e grande gestione dei nostri territori all’Ue, quindi, dovremmo essere più attenti a quello che accade intorno a noi, quotidianamente. Senza secondi fini, né politici né economici, senza polemiche, dobbiamo essere guardinghi, marcare il territorio e quanto accade nella politica e nei mercati internazionali: un’analisi pluralista e di ampia visione, per sviluppare una nostra idea, che dobbiamo manifestarla serenamente nell’ambito delle leggi, del corretto, ma in maniera molto incisiva”.

Delineando i 10 punti chiave per il rilancio, il presidente Snichelotto ha sostenuto, in sintesi, la necessità della maggiore condivisione e partecipazione, promossa ed organizzata a tutti i livelli rispetto all’auspicabile sempre minore individualismo: “Un’attitudine, quest’ultima, fortemente limitante per lo sviluppo concreto in termini economici dei territori e delle imprese, del Mezzogiorno ed italiane in genere. Una pratica dura a morire. Soltanto attraverso un network di competenze e di pianificazione, in un’ottica di solidarietà sociale, potremo riemergere da questa grave fase di default e costruire la crescita futura delle nostre imprese”.

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