Beni archeologici a Nocera Superiore, molta enfasi, pochi fatti

Il duro attacco dei consiglieri comunali apre il dibattito su una vera svolta per i beni culturali a Nocera Superiore, dove fatti concreti di notevole importanza ancora si attendono

I consiglieri comunali Francesco Saverio Minardi e Rosario Danisi con la loro impietosa, ma reale, fotografia della situazione dei beni archeologici di Nocera Superiore, patrimonio di ingente valore per l’Italia tutta, apre il dibattito sulla stasi in cui versano le politiche sulla loro valorizzazione. Intanto i monumento subiscono l’onda dell’incuria e del tempo. Molte chiacchiere. Tanti i vanti. E i fatti concreti?

La dimensione della città, meno di 25mila abitanti, non le consentono né di assumere un ruolo di recupero delle aree (basta esaminare i bilanci) né di aver un ruolo fortemente propulsivo. Ma a Nocera Superiore ci si è chiusi in una sorta di presunta identità di Nocera Superiore, avversando l’unificazione con Nocera Inferiore, che avrebbe potuto dare slancio anche in questo settore al futuro di entrambi i comuni. Ma purtroppo, alle chiacchiere di novelli e spesso fantasiosi storici identitari non sono seguiti fatti, lasciando pensare che la tutela del comune piccolo e indipendente fosse più una questione di piccolo potere locale che altro. I due rappresentanti nelle assise di Nocera Superiore hanno voluto segnalare e stigmatizzare una situazione a cui va data una svolta, ma proprio le loro parole riaprono, forse anche non volutamente, un dibattito su quello che deve essere il destino di questa città.

Per correttezza, si riporta il documento dei Consiglieri comunali Francesco Saverio Minardi e Rosario Danisi è esattamente questo: “Monumenti archeologici aperti? La fiera delle vanità 2 giugno! 75° anniversario della nostra amata Repubblica e giornata simbolo della cultura, in cui le bellezze della nostra favolosa Italia sono aperti e frequentabili per tutti. E dopo anni di assenza, dall’agenda politica, e totale abbandono dei siti archeologici la nostra amata Nocera Superiore…”apre i cancelli”…Iniziativa lodevole e meritevole di elogi se non fosse unicamente una “fiera delle vanità”.

Mettiamo ordine, la nostra comunità vanta un patrimonio archeologico potenzialmente invidiabile ma, pochi sono i siti alla luce del sole: il teatro; la necropoli; il battistero a piante circolare, l’anfiteatro (o meglio la sagoma) ed un parco archeologico in cui c’è una villa transennata e coperta da un’orribile lamiera. Cosa facciamo per i nostri siti? Assolutamente nulla! E nella giornata della cultura? Foto sceniche e rappresentazioni di una volontà che non esiste, ma che bisogna far apparire. L’unico sito fruibile è il parco, chiuso tutto il resto dell’anno, ed il battistero per gentile concessione della curia. Gli altri? L’Anfiteatro e la Necropoli sommersi da metri di erbacce e in totale stato di abbandono.

Però oggi si festeggia la cultura, si apre mezzo sito, unicamente perché un gruppo di volontari ha dato la disponibilità di fare da accoglienza, anche se non si è avuta nemmeno la decenza di pulire i bagni ed i cestini. I volontari stessi che pochi giorni fa hanno organizzato un accesso per sponsorizzare ad altre comunità i nostri siti e, dopo mille peripezie burocratiche per avere le chiavi di accesso, hanno trovato i siti inaccessibili perché vi stavano pascolando delle pecore.

Oggi, invece, non hanno avuto alcun ostacolo burocratico semplicemente perché erano necessari alla causa. La giornata di oggi è simbolica e senza questi volontari non sarebbe nemmeno partita ed in cambio? Nemmeno un grazie! Allora, cari amici del Gruppo Archeologico Nuceria (GAN) vi ringraziamo noi, per quello che possa servire, perché Nocera Superiore ha bisogno di persone che amano la cultura e non che la utilizzano solo per selfie ed interviste per cercare di mascherare che “l’Archeologia non è nell’agenda politica di Nocera Superiore”.

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