Torre Annunziata, pm minacciato in aula, scatta la solidarietà della società civile

Grave episodio contro il procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli

“Se fossi Galasso o Alfieri, lei non farebbe più il pm” Sono queste le gravi e minacciose parole dette in videoconferenza da Francesco Tamarisco che ha interrotto anche i lavori in udienza al tribunale di Torre Annunziata. L’obiettivo delle minacce era Pierpaolo Filippelli, procuratore aggiunto dell’ufficio giudiziario oplontino. L’occasione è stata colta durante un’udienza sull’omicidio di Matilde Sorrentino nell’anno 2004, la mamma coraggio che con la sua denuncia fece scoprire i casi di pedofilia consumati in una scuola di Torre Annunziata. Tra gli imputati del delitto, in qualità di presunto mandante, c’è Tamarisco, mentre Alfredo Greco, sarebbe il materiale esecutore dell’omicidio (per il quale è stato già condannato.

LA SOLIDARIETÀ
Diverse le manifestazioni di solidarietà giunte al magistrato, tra cui quelle di don Tonino Palmense, presidente della fondazione Polis della Regione Campania. “Esprimiamo la nostra più sentita solidarietà al procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli, minacciato in aula a Torre Annunziata da un boss nell’ambito del processo relativo all’omicidio di Matilde Sorrentino, e il nostro sdegno per l’accaduto – ha affermato don Tonino -. Proprio a Torre Annunziata recentemente si è verificato un gravissimo fatto di sangue, che ha mostrato ancora una volta l’arroganza e la barbarie tipica della camorra e che ha visto l’uccisione di una persona perbene, Maurizio Cerrato, la cui famiglia abbiamo immediatamente preso in carico per provare a darle il sostegno necessario.

Non saremo mai abbastanza grati alla magistratura e alle forze dell’ordine per l’impegno messo in campo per contrastare il crimine e per dare giustizia alle vittime innocenti, spesso a rischio della vita. Rinnoviamo la nostra vicinanza a Pierpaolo Filippelli e a tutta la Procura di Torre Annunziata, egregiamente guidata da Nunzio Fragliasso, sempre pronto ad ascoltare le istanze delle vittime innocenti della violenza criminale e a farsi parte attiva per la risoluzione delle problematiche più cogenti”.

Esprime solidarietà al magistrato anche Radio Siani. “Siamo tutti Pierpaolo Filippelli!” è lo slogan che Radio Siani, La radio della Legalità e la cooperativa sociale Giancarlo Siani, editrice della webradio che ha sede in un bene confiscato alla camorra ad Ercolano, ha lanciato a favore del procuratore aggiunto. “Certe parole sono la paura e il terrore di una sconfitta, dell’imminente fine di un’epoca – si legge all’interno di una nota apparsa sul sito della Radio della Legalità – si è cercato di intimorire ancora una volta con la violenza delle parole il lavoro sincero e meticoloso svolto nel quotidiano dal Procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli.

Esprimiamo la nostra più sentita solidarietà all’amico Procuratore Pierpaolo. Il nostro sdegno e disprezzo per l’accaduto e la nostra vicinanza all’Uomo e al Magistrato che più di tutti ha saputo contribuire al riscatto della città di Ercolano rendendola un “modello” da imitare”. Anche RTAlive esprime la sua solidarietà al magistrato per le minacce subite che non possono essere in nessun modo tollerate e che richiedono una presa di posizione della società civile.

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