Seconda dose vaccino dopo 42 giorni, ma solo per chi farà la prima da lunedì in poi

La decisione della Regione Campania per Pfizer o Moderna, in attesa di un provvedimento unico nazionale, ma in Italia non mancano i distinguo e i malumori

In Campania la proroga a 42 giorni per il richiamo dei vaccini Pfizer e Moderna scatterà solo per chi fa la prima dose da lunedì prossimo. Lo riferiscono fonti della Regione Campania. Tutti coloro che sono stati o saranno vaccinati fino a domenica continueranno a ricevere il richiamo dopo 21 giorni, mentre per i nuovi vaccinati saranno applicate le sei settimane previste da ieri nella raccomandazione del Cts.
La logica del Comitato tecnico scientifico è quella di proteggere con una prima dose quante più persone possibili da dosi. Una soluzione sul modello britannico per far si che almeno con una inoculazione siano coperti la stragrande maggioranza della popolazione prima di luglio. Basti pensare che entro maggio in Italia, i vaccinati completamente dovrebbero superare i 10 milioni se non i 12 milioni, pari al 20% della popolazione e con le dosi di giugno, con la decisione della seconda dose a 42 giorni, si potrebbe arrivare al 50% e a luglio al 65% italiani di almeno un’inoculazione. “E’ una presa d’atto utile in termini strategici per incrementare la vaccinazione perché è importante aumentare la platea dei vaccinati – ha affermato Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano – Il dato di allungamento era stato già in qualche modo evidenziato e anche per quanto riguarda la pratica reale su altre vaccinazioni dell’infanzia l’abbiamo sempre fatto e ha dato buoni risultati”. Con i due vaccini anti-Covid a Rna messaggero “a 14 giorni dalla prima dose, come confermato da diversi studi – spiega il virologo – c’è già un’ottima capacità protettiva e il buster serve per allungare la protezione nel tempo”.

I TIMORI DEL LAZIO
“Per chi ha la prenotazione, rimane la prenotazione. Su questo sarei cauto, perché per molte delle somministrazioni che avverranno a giugno, i 42 giorni cadranno nel mese di agosto, temo che ci sia un riflesso negativo sulla campagna. Chi ha prenotato le vacanze si trova a dover fare i conti con la seconda somministrazione ad agosto, quindi sarei un po’ prudente. Per il momento si mantengono i 21 giorni, dobbiamo riadattare i sistemi informatici a 42, siamo un po’ cauti perché il richiamo ad agosto sicuramente genererà qualche problema con gli utenti”. Lo ha detto a Sky TG24 Alessio D’Amato, Assessore alla Sanità della Regione Lazio, ospite di Timeline a proposito dell’allungamento dei tempi di somministrazione della seconda dose di vaccino Pfizer o Moderna. Sulla richiesta di mantenere per i pazienti oncologici il richiamo a 21 giorni, D’Amato ha aggiunto: “sono d’accordo – ha detto – perché questi farmaci hanno avuto test clinici a 21 giorni, capisco l’esigenza, ma è legata alle forniture dei vaccini. Se le forniture, come ci hanno detto, aumentano, dobbiamo essere cauti sui 42 giorni”.

I PERICOLI PER I PAZIENTI ONCOLOGICI
“Pur comprendendone gli obiettivi, siamo molto preoccupati per la decisione del Comitato Tecnico Scientifico di estendere l’intervallo fra la prima e la seconda dose dei due vaccini anti Covid a mRna da 21 e 28 giorni a 42 anche ai pazienti fragili. I pazienti oncologici in trattamento attivo, in particolare, devono invece essere vaccinati con la seconda inoculazione entro 21 giorni. Le evidenze scientifiche infatti dimostrano che questi cittadini estremamente vulnerabili hanno meno probabilità rispetto alle persone sane di sviluppare una risposta anticorpale dopo la prima dose del vaccino prodotto da Pfizer e dovrebbero avere la priorità della seconda dose entro tre settimane”. Lo dice Francesco Cognetti, direttore Oncologia medica Regina Elena di Roma e Presidente Foce (Federazione degli oncologi, cardiologi e ematologi), chiede al Comitato Tecnico Scientifico e al Ministro della Salute, Roberto Speranza, che non venga applicata la circolare sull’estensione degli intervalli di immunizzazione anti Covid ai pazienti oncologici e, con ogni probabilità, anche a tutti coloro che sono considerati estremamente fragili.

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