Risultati positivi per la sperimentazione della seconda generazione di vaccini antiCovid

Ci stanno lavorando la Curevac e La GlaxoSmithKline, la prima azienda che a giugno dovrebbe distribuire il vaccino prima versione

Buona notizia per il vaccino seconda generazione calibrato anche sulle varianti danese, inglese e sudafricana della Covid 19. In queste ore, arrivano notizie positive sugli esiti dei primi riscontri alla lotta a diverse varianti emergenti di Sars-Cov-2. A sperimentare è la tedesca Curevac (che a giugno porta sul mercato la sua prima versione del vaccino che si prevede molto performante) e la britannica GlaxoSmithKline, che hanno annunciato oggi i primi dati preclinici (sul ratto) di CV2CoV, un nuovo candidato vaccino a mRna contro Covid-19. Rispetto a CVnCoV – il primo ‘scudo’ anti-Covid sviluppato da Curevac (quello all’esame dell’Agenzia europea del farmaco Ema) il CV2CoV si basa su una tecnologia che promette di stabilizzare l’Rna messaggero e di migliorarne le performance. Questo consentirebbe di avere forti risposte immunitarie a basse dosi, supportato lo sviluppo di vaccini multivalenti mirati contro le varianti del coronavirus pandemico che si stanno rapidamente diffondendo.

I PRIMI RISULATI
I primi trial clinici sul prodotto sono previsti nel terzo trimestre 2021. Secondo i dati disponibili sulla piattaforma pre-print ‘bioRxiv’, CV2CoV induce negli animali immunizzati risposte immunitarie forti e dose-dipendenti (0,5-40 µg è il range di dosaggio analizzato), che insorgono rapidamente già dopo la prima dose. Inoltre, il siero dei ratti vaccinati mostra una neutralizzazione incrociata significativa contro varianti del coronavirus pandemico scoperte per la prima volta in Danimarca (B.1.1.298), Regno Unito (B.1.1.7) e Sudafrica (B.1.351).

«La tecnologia mRna ha fatto enormi progressi da quando lo sviluppo clinico dei candidati vaccini mRna Covid-19 di prima generazione è iniziato, all’inizio del 2020 – afferma Igor Splawski, direttore scientifico di Curevac – Spinte dall’emergere di varianti virali che potrebbero influenzare l’efficacia dei vaccini di prima generazione attualmente approvati, Curevac e Gsk mirano a sviluppare congiuntamente candidati vaccini di seconda generazione che offrano risposte immunitarie migliori e siano diretti contro varianti emergenti. Combinati a dosi inferiori, questi prodotti potrebbero permettere anche un’ampia protezione contro ceppi selezionati, attraverso un vaccino multivalente».

«Per combattere con successo la pandemia di Covid-19 a lungo termine avremo bisogno di diversi vaccini e dobbiamo essere in grado di rispondere efficacemente alle varianti emergenti – dichiara Roger Connor, presidente R&S Gsk Vaccines -. Siamo soddisfatti di questi risultati preclinici, perché mostrano il potenziale della tecnologia mRna di prossima generazione che stiamo sviluppando insieme a Curevac».
L’alleanza anti-Covid tra Curevac e Gsk è stata annunciata nel febbraio scorso ed estende una partnership tecnologica strategica sull’Rna messaggero, alle quali le due società hanno aderito nel luglio 2020. L’obiettivo, precisa una nota, è la messa a punto di vaccini di seconda generazione potenzialmente utilizzabili secondo un approccio multivalente o combinato per affrontare più varianti emergenti in un vaccino.

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