Per giorni esponenti politici e conduttori di trasmissioni televisive hanno massacrato la Campania per la vaccinazione dei Procidani, poi si decide di fare lo stesso in tutta Italia e le voci tacciono. E si scopre che tutto era stato programmato addirittura il 19 marzo. Allora perché le polemiche contro la Campania?
Immorale, una follia, una concorrenza sleale, questi i termini utilizzati per la decisioni della Campania di vaccinare le isole della regione per consentire la ripartenza dopo le ondate di Covid. Il governatore Vincenzo De Luca accusato di aver voluto farsi campagna pubblicitaria sulla pelle di altri territori italiani. Decine e decine di interviste di operatori turistici, specie dei litorali romagnolo e laziale che gridavano allo scandalo. Oggi, la riunione, che si è svolta in videoconferenza, hanno partecipato il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini, il ministro per il Sud e la coesione territoriale, Mara Carfagna, il ministro per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani, il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia e il ministro della Salute, Roberto Speranza, il commissario straordinario all’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, e il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. L’incontro con i sindaci delle isole minori “è stata anche l’occasione per ribadire il rispetto assoluto delle priorità vaccinali, categorie fragili e over 80, ma la campagna prosegue spedita, 15 milioni di italiani hanno avuto almeno una dose di vaccino, è molto importante. Contiamo in due settimane di completare la vaccinazione delle categorie più fragili”.
Così il ministro degli Affari regionali Mariastella Gelmini all’Intervista di Maria Latella su Sky Tg24.
L’attuazione del piano di vaccinazione per le isole minori avrà inizio il prossimo 7 maggio con l’isola di Capraia e le Eolie. La pianificazione, fanno sapere dalla struttura commissariale, era stata avviata lo scorso 19 marzo, con la predisposizione di una piano prudenziale destinato a programmare misure d’intervento efficaci per aree isolate e le isole minori, difficili da raggiungere e dotate di presidi sanitari minimi. Alla predisposizione del piano sono seguiti confronti periodici all’insegna della collaborazione con l’Ancim, mirati a concertare modi e tempi di azione. La possibilità di realizzare il piano già predisposto, sottolinea la struttura commissariale guidata da Figliuolo, scaturisce dall’andamento della campagna vaccinale, per la quale è ribadita “la necessità di mettere in sicurezza le persone anziane e quelle fragili, e dall’introduzione di un prodotto mono-somministrazione nelle disponibilità vaccinali nazionali”.
Il programma vaccinale vedrà la realizzazione di un dispositivo logistico-operativo per la vaccinazione di massa delle singole isole, per ridurre il numero di viaggi necessari al trasferimento dei vaccini. “Da questo tipo di soluzione sono da ritenersi escluse le isole in cui sono presenti presidi sanitari maggiori, ovvero ospedali – spiega una nota ufficiale – e che sono agevolmente collegate con la terraferma, per le quali devono valere i criteri generali del piano nazionale”. Un approccio simile, fanno sapere dalla struttura guidata dal commissario straordinario all’emergenza coronavirus, “potrebbe essere ulteriormente applicato a beneficio di alcune realtà isolate degli Appennini, delle Alpi o di altre aree interne, rese maggiormente isolate a causa della rete viaria, alle quali ci si è già rivolti da qualche tempo attivando, su richiesta delle Regioni interessate, il supporto aggiuntivo di team sanitari mobili della Difesa”.
IL CASO SICILIA
Da venerdì prossimo, la Regione Sicilia comincerà, in dissenso con la struttura commissariale, a somministrare vaccini a Lampedusa, Linosa e Salina. Seguiranno, a partire dal 10 maggio, le restanti isole, con ordine legato alla minore densità di popolazione. In totale 15 isole che in breve tempo diventeranno Covid free.
QUALI SONO LE ISOLE MINORI
L’Ancim (Associazione nazionale Comuni isole minori) rappresenta 35 comuni, suddivisi su 30 isole, nei quali sono residenti oltre 200mila persone che divengono milioni durante la stagione estiva. L’elenco comprende Portovenere in Liguria; Campo nell’Elba, Capoliveri, Capraia, Giglio, Marciana, Marciana Marina, Porto Azzurro, Portoferraio e Rio in Toscana; Anacapri, Barano d’Ischia, Capri, Casamicciola Terme, Forio, Ischia, Lacco Armeno, Procida e Serrana Fontana in Campania; Ponza e Ventotene nel Lazio; Isole Tremiti in Puglia; Favignana, Lampedusa e Linosa, Leni, Lipari, Malfa, Pantelleria, Santa Marina Salina e Ustica in Sicilia; Calasetta, Carloforte, La Maddalena, Porto Torres (Asinara) e Sant’Antioco in Sardegna.