Forno crematorio Sant’Egidio, il Comune di Pagani continua la battaglia contro la struttura cimiteriale

Stamattina incontro con la direzione generale per il governo del territorio

Questa mattina il sindaco di Pagani, Avv. Raffaele Maria De Prisco, accompagnato dall’assessore all’ambiente, Giuseppe Campitiello, ha preso parte presso la Direzione Generale per il Governo del Territorio ad un incontro incentrato sui profili di illegittimità dei titoli abitativi con i quali è stata assentita la realizzazione del forno Crematorio a Sant’Egidio del Monte Albino. Presenti all’incontro il consigliere regionale, Giovanni Savastano, il presidente del comitato No Forno, Avv. Alessandra Petrosino, l’avvocato Emiddio Siani per delega dell’avv. Marcello Fortunato, quali procuratore e difensore del Comitato. In particolare sono due le violazioni attenzionate alla Direzione Generale: la distanza inferiore rispetto alla norma a cui il forno è posto rispetto ai 200 metri previsti dal centro abitato; la distanza inferiore rispetto a quella stabilita dalla norma rispetto all’autostrada A3 Sa-Na. Inoltre, si è sottolineato che da tali procedure amministrative il comune di Pagani è stato del tutto escluso, pur essendo parte interessata.

Una problematica che riguarda la salute pubblica, per la quale il consigliere Savastano ha sottolineato esser necessaria l’adozione del Piano di Coordinamento previsto dalla legge in materia. Inoltre il consigliere regionale ha invitato la Direzione Generale a chiedere ai competenti organi locali (Suap del comune di Sant’Egidio e della Provincia di Salerno) di reindire apposita Conferenza dei Servizi per un riesame complessivo della vicenda, alla luce delle conseguenze socio-ambientali connesse, e consentire a tutti i soggetti portatori di interesse di partecipare in maniera attiva.

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