Washington, nuovo assalto a Capitol Hill, due morti e un ferito

Sembrano esclusi la pista terroristica e legami con la rivolta del 6 gennaio scorso

Torna la paura a Washington e nel mondo. Gli Usa ma anche tutto il pianeta ha temuto per alcuni minuti che fosse in corso una nuova edizione dall’attacco del sei gennaio scorso quando una berlina è piombata su un posto di blocco davanti al Campidoglio. L’auto, alla cui guida c’era un uomo, ha investito due poliziotti di servizio al checkpoint di sicurezza utilizzato dai senatori e dallo staff durante la settimana, a circa 90 metri dall’ingresso del Campidoglio dal lato del Senato. Subito dopo la vettura si è fermata e ne è sceso il conducente che brandiva un coltello.

Alla vista dell’arma, l’aggressore è stato colpito da alcuni colpi da arma da fuoco. Morto uno degli agenti, ferito il suo collega. Il conducente dell’auto, ferito, è stato trasportato in ospedale, dove è morto, in ospedale. In quegli attimi, è scattato l’allarme generale, rientrato dopo un’ora. Il capo in questo momento della polizia di Capito Hill ha dichiarato che l’aggressione «non sembra di matrice terroristica, ma ovviamente continueremo a indagare per vedere se ci sia qualche tipo di nesso».

Negli ultimi tempi, la recinzione che bloccava il traffico dei veicoli nella zona era stata recentemente rimossa. Le autorità dopo quell’attacco avevano installato un’alta recinzione intorno al Campidoglio, che per mesi ha tenuto lontane le auto dalle strade più vicine alla sede del Parlamento Usa, ma nelle ultime settimane era cominciato l’allentamento di alcune misure di emergenza.

La speaker della Camera Usa, Nancy Pelosi, ha ordinato di abbassare a mezz’asta le bandiere del Campidoglio in onore dell’agente ucciso. Il presidente Usa, Joe Biden, aveva appena lasciato la Casa Bianca per Camp David quando c’è stato l’assalto. Al momento non sembrano esserci legami fra questo attacco e la rivolta del 6 gennaio, quando una folla di sostenitori di Donald Trump, alcuni dei quali armati, fece irruzione nel Campidoglio mentre il Congresso votava per certificare la vittoria di Joe Biden che lo ha portato alla presidenza degli Stati Uniti, con l’intento di ribaltare l’esito delle elezioni. Allora morirono cinque persone, tra cui l’agente della Capitol Hill.

L’ATTENTATORE
Quattro fonti vicine agli inquirenti Usa hanno identificato l’uomo che si è lanciato con un’auto contro un posto di blocco vicino al Campidoglio a Washington, riferendo che si tratta di un 25enne dell’Indiana, Noah Green. Lo riporta l’emittente Nbc. L’assalitore sarebbe un discepolo della Nation of Islam, la setta islamica nata a Detroit negli anni 30 del secolo scorso. Sono elementi che emergono da quanto riferito dagli investigatori Usa e dai media, anche in base ai profili social dell’uomo, rimasto ucciso dopo aver tentato di accoltellare gli agenti intervenuti per fermarlo.
NOTIZIA IN AGGIORNAMENTO

loading ads