La vicenda tra Salerno e Vallo della Lucania. Il tribunale sequestra al tutore 240mila euro
In meno di 10 anni ha svuotato i conti correnti della zia diversamente abile, sui quali aveva la delega ad operare, con prelievi e bonifici a proprio favore. I finanzieri del Comando provinciale di Salerno, su disposizione della Procura di Vallo della Lucania, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo d’urgenza, finalizzato alla confisca per equivalente, di beni per circa 240mila euro nei confronti di F.M., 59 anni, salernitano, amministratore di sostegno della donna, indagato per peculato. Le indagini sono state avviate a seguito della denuncia presentata dai nipoti della signora che, poco dopo la sua morte, hanno appreso che l’eredità lasciata era pressoché nulla. La circostanza è parsa subito anomala, considerate le disponibilità finanziarie della zia e del suo modesto tenore di vita. I sospetti si sono subito concentrati sul cugino, che nel 2010 era stato nominato amministratore di sostegno della donna e da allora curava anche la gestione di tutti i suoi averi.
Le Fiamme Gialle della tenenza di Vallo della Lucania hanno esaminato i movimenti sui conti correnti della defunta, sui quali F.M. aveva piena delega a operare, ricostruendo così tra il 2010 e il 2018 ripetuti prelevamenti e bonifici per importi notevoli sempre a favore dell’uomo, senza apparenti giustificazioni e senza darne alcuna comunicazione al giudice tutelare, verso il quale aveva invece l’obbligo di rendicontare tutte le operazioni inerenti all’amministrazione patrimoniale svolta. In particolare, nel 2011 gli investigatori hanno scoperto un bonifico di 90mila euro e due prelievi, rispettivamente per 35mila e 25mila euro, eseguiti nell’arco di soli 3 mesi. Denaro di cui l’indagato nel frattempo ha fatto perdere qualsiasi traccia sui propri conti correnti e depositi intestati. La somma complessiva sottratta alla zia del 59enne di Salerno è stata quantificata in circa 380mila euro.