Demozzi (Sna) “Duecentomila lavoratori del settore a rischio”. Nelle province campane l’adesione potrebbe sfiorare il 90% delle agenzie assicurative
Domani, 27 aprile, se si cerca un agente per un nuovo contratto assicurativo o per modificarne uno troverete la serrando chiusa. Dopo 15 anni lo Sna, il sindacato nazionale degli agenti, ha indetto uno sciopero per protestare contro l’Autority di settore che, a dire degli agenti, avrebbe aumentato la burocrazia sommergendo di scartoffie gli operatori. La protesta delle agenzie di assicurazione è contro l’emanazione del provvedimento 97 dell’agosto del 2020 da parte dell’Istituto di Vigilanza sulle assicurazioni (Ivass, ndr) che ha introdotto modifiche ed integrazioni in materia di distribuzione assicurativa.
«Alcune disposizioni normative dell’Ivass appaiono davvero astruse e contraddittorie se non inapplicabili, mortificano la figura dell’Intermediario professionista – fa sapere Claudio Demozzi, presidente nazionale dello Sna – con una visione burocratica e burocratizzante alcune delle nuove disposizioni obbligatorie imprigionano in schemi rigidi e pedanti le aspirazioni di ripresa degli agenti di assicurazione e conseguentemente il futuro di duecentomila lavoratori del settore». Per Demozzi l’entrata a regime della Idd (la Direttiva Europea che ha modificato il Codice delle Assicurazioni Private, ndr), che prevede maggiore tutela per i consumatori europei consolidando una normativa comune per tutti i Paesi dell’Ue, è un insieme di ulteriori carte che pensano enormemente sul lavoro dei distributori assicurativi.
L’altra faccia della medaglia
In sostanza, gli agenti italiani più che contro il provvedimento 97 dell’Ivass che prevede nuove regole comportamentali sull’attività quotidiana degli intermediari che garantiscono maggiore trasparenza nel rapporto con i loro clienti, gli assicuratori scioperano contro gli interessi delle stesse Compagnie e contro il vantaggio economico che ne deriva per i consumatori. Dal 1 maggio, infatti, entra in vigore il contratto base per la Rc Auto e il nuovo preventivatore online sul sito Ivass dove il consumatore può confrontare il costo della Rc auto sul proprio veicolo da assicurare con tutti il mercato assicurativo italiano che risponde, in un clic, alla sua richiesta di preventivo.
Una vera e propria rivoluzione che mette in concorrenza le Compagnie assicurative ed estromette buona parte dell’intermediazione e delle reti distributive in Italia considerato che, solo nel caso in cui il consumatore voglia aggiungere delle garanzie alla proprio Rc base, può rivolgersi al proprio agente per sottoscrivere il contratto, il quale poi è tenuto a richiamare il preventivo ricevuto online dal consumatore. Dunque, dal 2 maggio quando si entrerà in contatto con il proprio assicuratore, egli deve prima sottoporre il contratto base RC (ovviamente senza nessuna garanzia è più economico), farsi firmare un documento ove il consumatore richiede la consulenza per le garanzie, e poi può procedere un ulteriore preventivo e casomai con il contratto della polizza richiesta dal cliente. La vicenda è tutta all’italiana. Infatti, lo Sna immaginava in una proroga dell’entrata in vigore del “nuovo preventivatore online Ivass” a dopo l’estate. Invece, non solo non c’è stato il rinvio ma è arrivato il pugno duro dell’Ivass che ha minacciato controlli in tutta Italia per vedere applicate le nuove regole.
Raimondo Aufiero