La maggioranza si spacca sull’approvazione del project financing sulla pubblica illuminazione proposta da una azienda della Basilicata e due assessori e due consiglieri non si presentano in aula. L’opposizione corre ai ripari e sostiene un progetto da diversi milioni di euro visto poche ore prima
A pochi mesi dalle elezioni e dalla nomina della squadra di governo, la sindaca Carmela Zuottolo revoca “a ciel sereno” le deleghe agli assessori Angela Calabrese e Franco Grimaldi mettendoli alla porta. Tutto parte dall’inserimento in extremis all’ordine del giorno del Consiglio comunale, tenutosi lo scorso giovedì, del progetto di project financing sulla pubblica illuminazione proposto dalla società Selettra di Potenza. Un progetto nato nella scorsa consiliatura e che porta la firma dell’ex assessore Raffaele Belvedere e dell’esecutivo di Cosimo Annunziata, ma che arriva in Consiglio grazie al vicesindaco Marco Iaquinandi. A quanto pare il motivo della revoca delle deleghe agli assessori Grimaldi e Calabrese, sembrerebbe essere proprio il project financing per il quale i due, anche consiglieri comunali, non si sono presentati in Assise per l’approvazione. Anche i consiglieri piddini Mariano Ciancia e Gerolamo Oliva sembrerebbero in rotta di collisione sulla stessa vicenda e non avrebbero partecipato, in segno di protesta, alla seduta consiliare. E forse anche qui vedremo dei risvolti a breve termine.
Un atteggiamento, questo degli ormai ex assessori, che non sarebbe andato giù alla sindaca Zuottolo che li ha messi alla berlina subito dopo stando alle dichiarazioni riportate nel decreto di revoca: «Dato atto del venir meno della fiducia sulla idoneità dei summenzionati assessori – scrive la sindaca Carmela Zuottolo – a rappresentare gli indirizzi del sindaco, la revoca è finalizzata a salvaguardare la serena prosecuzione del mandato amministrativo a tutela dell’interesse della collettività rappresentata». Un atto che sa di presa di posizione e di vendetta. Ma cosa vuol dire “la revoca è finalizzata a salvaguardare la serena prosecuzione del mandato” non lo abbiamo ben capito. Dunque un nuovo progetto da diversi milioni di euro che mette d’accordo maggioranza e opposizione per il bene del paese. «Una procedura durata diversi anni e seguita con attenzione da parte dei tecnici interni – fa sapere l’assessore Iaquinandi presentando l’ordine del giorno in aula – e mi corre l’obbligo di ringraziare l’ex assessore Raffaele Belvedere (al momento nel gruppo politico del consigliere di opposizione Vincenzo Marrazzo, Colomba Farina e Maria Calenda, ndr). È il progetto meritevole e che piaceva di più a Belvedere e alla giunta Annunziata – continua Iaquinandi – ma aveva carenze amministrative ed andava adeguato al codice degli appalti. Abbiamo ricevuto tante pressioni esterne ma siamo andati avanti. E vi ringrazio della presenza (riferendosi ai consiglieri comunali, ndr) e state prendendo una grande responsabilità rimanendo in aula oggi e vi invito ad approvare il progetto e dare un segnale di sperando alla città». Cosa che poi avviene all’unanimità dell’aula.
Tengono, però, a prendere le distanze dal Presidente del Consiglio comunale Pasquale Alfano i consiglieri Colomba Farina e Vincenzo Marrazzo che dichiara «Siamo venuti a conoscenza di questa proposta e progetto solo due giorni prima del Consiglio Comunale e come minimo bisogna organizzare un pre consiglio coinvolgendo le parti politiche e tecniche. Sono molto amareggiato sulla poca partecipazione democratica mostrata dal Presidente del Consiglio poiché bisognava invitarci prima. E sulla dichiarazione di voto favorevole la motiva con «siamo un gruppo tenace e positivo e proiettati al futuro e vogliamo dare l’esempio che per i progetti seri noi ci siamo». Anche Colomba Farina affonda sul Presidente Alfano «abbiamo avuto pochissime ore per ragionare su un argomento così importante e complesso che oggi ci portate all’approvazione. Sarebbe stata cosa ben gradita se oggi fossero stati tutti presenti» dice riferendosi ai 4 consiglieri di maggioranza mancanti.
C’è da evidenziare che in tutto il Consiglio comunale non si è mai parlato del progetto in senso stresso: dei costi, della tecnologia, dei corpi luminanti, dei servizi, della manutenzione ordinaria e straordinaria, della durata e di tanto altro. Nessuno ne ha parlato. L’unica dichiarazione la fa la sindaca nello scarno comunicato sui social. E fa sapere che «il project financing sarà uno strumento finanziario che consentirà il ristoro del finanziamento stesso dai flussi di cassa previsti dall’ attività di gestione o esercizio dell’opera stessa. San Marzano sul Sarno – ha continuato il sindaco Zuottolo – avrà un moderno impianto di illuminazione pubblica che renderà le nostre strade e le nostre piazze anche più sicure. Nello stesso tempo avremo un notevole risparmio energetico tenendo in giusta considerazione anche l’impatto ambientale».
Raimondo Aufiero