Fu ex consigliere comunale. Il decesso è avvenuto questa sera all’ospedale di Salerno
Era stato docente di zoologia all’Università Federico II di Napoli e naturalista, fino a diventare presidente al corso di laurea in Scienze e Tecnologie per l’Ambiente e la Natura. Ma a Nocera Inferiore, sua città, lo ricorderanno anche per la sua passione politica come per quelle dell’auto e moto d’epoca e per essere stato un gentiluomo stile British di altri tempi. Purtroppo, a 72 anni non ce l’ha fatta Gino Gustato, al secolo Gerardo, 72enne professore universitario in pensione: La Covid lo ha ucciso, nonostante giorni di lotta all’ospedale Ruggi di Salerno. Radicale da sempre, partito per il quale si candidò al Parlamento, fu consigliere comunale e candidato sindaco con la civica Nocera città alleata ad An, La sua passione per le auto e moto d’epoca lo portò a essere tra i fondatori e poi presidente commissario tecnico del club auto storiche Salerno, federato Asi.
DOCENTE UNIVERSITARIO
Biologo dedito alla zoologia e alle scienze naturali era stati conservatore del Museo di Zoologia – fin dal 1969. Al suo attivo oltre venti pubblicazioni naturalistiche tutti di grande rilievo scientifico, molti dedicata all’area del golfo di Napoli. Del naturalista diceva: «“È una figura dalla visione globale, conosce gli animali, le piante ed il suolo, e sa come interagiscano fra loro questi elementi. Qualunque altro scienziato ha una visione specifica solo di alcuni aspetti». Una passione per gli animali nata da bambino: «Mio padre era dirigente sportivo di una squadra di Nocera e, durante una trasferta a Roma, mi portò con sé, ma io non volevo vedere la partita e andammo allo zoo – ricordava -. Avevo sette anni e l’odore degli animali mi colpì così tanto che da allora non ho più voluto farne a meno».
IL RICORDO DEL SINDACO MANLIO TORQUATO
Il sindaco Manlio Torquato ricorda il professor Dino Gustato: «Piango come amico e come sindaco della città la scomparsa di Dino Gustato, già docente universitario ma soprattutto cittadino impegnato e partecipe alla vita della nostra comunità. Lo conobbi nel 1995 quando nella prima elezione diretta del sindaco fu alla guida di una coalizione civica e di destra, affiancandomi nella mia prima candidatura, allora io giovanissimo, alla provincia. È stato anche, da amante dei motori e appassionato motociclista, promotore qualche anno fa, di un bellissimo raduno regionale di auto d’epoca, che riempi il centro della città di vetture antiche e prestigiose. Ma soprattutto ricordo il tratto signorile con il quale, pur nella tenace determinazione dei suoi convincimenti, ha sempre affrontato ogni confronto, ogni dibattito, in pubblico e nel privato. Abbraccio la moglie Carla cui appariva, anche a chi appena l’incontrasse, legato da una speciale sintonia; i figli, ed i cugini Gino e Raffaele, cui rinnovo in questo brutto momento i miei sentimenti di amicizia e vicinanza».