Ecco le 57 opere da accelerare. Nominati i 29 supercommissari

Dalle ferrovie, in particolare l’Alta velocità, alla Metro C di Roma e poi strade, interventi idraulici e per presidi di pubblica di sicurezza, da Nord a Sud

Annunciato dal premier Mario Draghi il commissariamento di 57 grandi opere pubbliche in Italia per consentire una rapida esecuzione per modernizzare il Paese e ridurre il divario tra Nord e Sud. Si tratta di 16 infrastrutture ferroviarie, 14 stradali, 12 caserme per la pubblica sicurezza, 11 opere idriche, 3 infrastrutture portuali e una metropolitana, per un valore complessivo di 82,7 miliardi di euro (21,6 miliardi al Nord, 24,8 miliardi al Centro e 36,3 miliardi al Sud) finanziate, a legislazione vigente, per circa 33 miliardi di euro. Il finanziamento sarà completato con ulteriori risorse nazionali ed europee, compreso il Next Generation Eu. Nominati 29 i commissari, tra cui sei donne. Il cronoprogramma sarà monitorato trimestralmente.

Il ministro ha sottolineato che «molte di queste opere non sono nella fase di realizzazione ma in una fase di progettazione esecutiva e daranno spinta ai cantieri con una certa diluizione nel tempo. Il cronoprogramma è stato sviluppato in 593 fasi dettagliate». Attesa un’occupazione a partire da 20mila unità lavorative fino ad arrivare a 100mila unità’ tra il 2026-27. A dicembre saranno nominati altri commissari. Cinque i gruppi di opere commissariate. Si tratta di interventi sulle ferroviarie, sul trasporto rapido di massa, sulle strade, opere idrauliche e per la pubblica sicurezza. Tra parentesi il nome del supercommissario nominato.

OPERE FERROVIARIE
Brescia-Verona-Vicenza (Vincenzo Macello)
Fortezza- Verona (Paola Firmi)
Cremona-Mantova (Chiara De Gregorio)
Venezia-Trieste (Vincenzo Macello)
Orte-Falconara (Vincenzo Macello)
Roma-Pescara (Vincenzo Macello)
Genova-Ventimiglia (Vincenzo Macello)
Ferrovia Pontremolese (Mariano Cocchetti)
Anello ferroviario di Roma (Vera Fiorani)
Pescara-Bari (Roberto Pagone)
Napoli-Bari (Roberto Pagone)
Ferrandina-Matera La Martella (Vera Fiorani)
Salerno Reggio Calabria (Vera Fiorani)
Taranto-Metaponto-Lamezia-Battipaglia (Vera Fiorani)
Palermo Trapani (Filippo Palazzo)
Palermo-Catania-Messina (Filippo Palazzo)

METROPOLITANE
La linea C della Metropolitana di Roma (Maurizio Gentile, ex Ad di Rete ferroviaria italiana)

LE STRADE
SS45 Val Trebbia (Aldo Castellari)
SS20 Colle Tenda (Nicola Prisco)
E78 Grosseto-Fano (Massimo Simonini, Ad di Anas)
SS675 Umbro-laziale (Ilaria Maria Coppa)
SS4 Salaria (Fulvio Maria Saccodato)
Collegamento Cisterna Valmontone (Antonio Mallamo)
SS647, SS16, SS89 (Vincenzo Marzi)
SS369 SS212 (Nicola Montesano)
SS17 (Antonio Marasco)
SS106 Ionica (Massimo Simonini, Ad di Anas)
SS640 (Raffaele Celia)
Ragusa Catania (Raffaele Celia)

PRESIDI DI PUBBLICA SICUREZZA
A Torino, Milano, Genova e Bologna (Fabio Riva)
Roma (Vittorio Rapisarda)
Napoli (Giuseppe D’Addato)
Crotone, Reggio Calabria, Palermo e Catania (Gianluca Ievolella)

LE OPERE IDRICHE
Roma – acquedotto del Peschiera (Massimo Sessa)
Sardegna – dighe Maccheronis, Cambidanovu, Rio Olai, Rio Govossai, Rio Mannu di Pattada, Cantoniera sul Tirso, Monte Pranu, Monti Nieddu, Medua Aingiu (Angelica Catalano)
Sicilia – diga Pietrarossa tra Enna e Catania (Ornella Segnalini)

INFRASTRUTTURE PORTUALI
Genova – Diga Foranea (Paolo Signorini)
Livorno – Darsena Europa (Luciano Guerrieri)
Palermo – Porto (Pasqualino Monti)

I DATI
Per quanto riguarda le tipologie di interventi soggetti a commissariamento, le infrastrutture ferroviarie hanno un valore di 60,8 miliardi, quelle stradali 10,9 miliardi, i presidi di pubblica sicurezza 528 milioni, le opere idriche 2,8 miliardi, le infrastrutture portuali 1,7 miliardi, la metropolitana 5,9 miliardi. Per accelerare la realizzazione di tali interventi, a dicembre 2020 è stato firmato con le organizzazioni sindacali un Protocollo d’intesa che prevede l’ottimizzazione dei turni di lavoro su 24 ore. Diverso è lo stato di attuazione delle infrastrutture. Per alcune opere il commissariamento consentirà di avviare la progettazione, per altre l’avvio in tempi rapidi dei cantieri. Sulla base dei cronoprogrammi disponibili, nel corso del 2021 si prevede l’apertura di 20 cantieri, cui se ne aggiungeranno 50 nel 2022 e ulteriori 37 nel 2023. La realizzazione delle opere commissariate avrà una ricaduta significativa sui livelli occupazionali: secondo una valutazione condotta da RFI e Anas, l’impatto occupazionale delle sole opere ferroviarie e stradali è valutabile in oltre 68.000 unità di lavoro medie annue nei prossimi dieci anni, con un profilo crescente fino al 2025, anno in cui si stima un impatto diretto sull’occupazione di oltre 100.000 unità di lavoro.

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