Basta ipocrisie. I numeri da brividi che spiegano le cause di questo nuovo periodo di massime restrizioni
Campania, da domani continuerà ad essere in zona rossa per altre due settimane. L’Rt, l’indice di trasmissione, è ancora alto. Al 17 marzo, in Campania l’Rt è 1,33% (superiore a 1,25 si va in rosso). Il rischio è di alta progressione del virus, quindi scenario 3, conseguentemente da zona rossa. A causa della diffusione della variante inglese la trasmissibilità è alta, così come anche il numero dei sintomatici (altra anomalia aumentata nelle ultime due settimane)
LE CAUSE
Non sono state rispettate le norme anticovid. Non ci sono altre spiegazioni, perché la Campania è in zona rossa da quattro settimane, un mese di restrizioni molte solo sulla carta e poco applicate dalla popolazione, complici controlli delle forze dell’ordine del tutto insufficienti.
NUMERI DA BRIVIDI
L’8 marzo scorso era entrata nuovamente, dopo poche settimane, in zona rossa. Misure drastiche che avrebbero dovuto mitigare la diffusione del coronavirus, come è accaduto in altre regioni italiane, ma tra i campani in troppi non le hanno rispettate e non ci si può lamentare se oggi contiamo: dall’8 marzo al 5 aprile oltre 60mila persone infette e 1.020 morti in Campania. Per dare un’idea, se appartenessero tutti gli infetti ad una sola città, questa sarebbe il secondo comune per popolazione della provincia di Salerno e il decimo della regione. Una tragedia senza fine, visto che la terza ondata ha procurato in Campania 1.800 morti e 124 mila infetti. Insomma, se appartenessero tutti questi positivi ad una sola città, questa sarebbe la terza della regione. In due mesi, in Campania sono morte con la Covid più persone di quelle decedute per tutte le cause in tempo ordinario in una grande città italiana, come Napoli o Milano (dall’ammazzato al paziente oncologico, dall’incidente stradale alla vecchiaia). Numeri da brividi. Quella mascherina non indossata, l’assembrarsi anche solo tra conoscenti, il non rispettare le norme anticovid, hanno creato questa situazione. I riflessi sulla morte delle attività economiche sono ovvie e immaginabili.
LA COLPA AI POSTI LETTO MANCANTI
Molti si scagliano contro la mancanza dei posti letto per ospitare gli ammalati Covid. Per far scattare la zona rossa, infatti, basta superare l’occupazione del 30% dei posti letto in terapia intensiva o del 40% quelli di area non critica. Come si vede, in entrambi i casi, ad oggi, questi due parametri non sono superati. Quindi, la Campania è in zona Rossa solo per l’Rt, tant’è che due domenica fa, si prevedeva il passaggio in arancione ma l’ultimo monitoraggio ha imposto uno stop. Un Rt che rischia di salire nei prossimi giorni, a causa di questi giorni di Pasqua dove c’è chi si è dato alla piena libertà, auspicabile in periodi di normalità, ma non certo durante la pandemia.
L’IPOCRISIA
Certamente se si fossero inoculati un maggior numero di vaccini si sarebbe abbattuto la curva dei contagi e dei morti molto più velocemente, ma questo non può essere una motivazione giusta per non rispettare le misure anti-contagio. Rispettando l’uso della mascherine, le distanze sociali, il lavarsi le mani spesso la possibilità di contagiarsi di Sars Cov 2 è molto bassa. Finiamola con l’ipocrisia dell’addossare sempre ad altri la responsabilità. Ognuno faccia la sua parte!